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    “Il bello, la musica e il potere” di Cresti-Giordi

    “Il bello, la musica e il potere”, è il saggio scritto da Antonello Cresti e Roberto Michelangelo Giordi edito da Edizioni Mariù e pubblicato nel Luglio 2023. Il libro, che sarà presentato ad Arezzo il prossimo 5 ottobre, è il frutto dell’ingegno di due raffinati artisti che raccontano, in forma di dialogo, il declino della nostra società, nella quale funzionalità e logiche commerciali... Altro...

    “Il bello, la musica e il potere”, è il saggio scritto da Antonello Cresti e Roberto Michelangelo Giordi edito da Edizioni Mariù e pubblicato nel Luglio 2023. Il libro, che sarà presentato ad Arezzo il prossimo 5 ottobre, è il frutto dell’ingegno di due raffinati artisti che raccontano, in forma di dialogo, il declino della nostra società, nella quale funzionalità e logiche commerciali sembrano aver definitivamente soppiantato la Bellezza. Molteplici i temi affrontati dai due autori: la minaccia dell’intelligenza artificiale, il dispotismo dei mezzi di informazione, il degrado estetico delle nuove espressioni musicali, il ruolo della tecnologia nel processo creativo.

    Il saggio vuole essere un testo di denuncia e di battaglia che si interroga sullo stato dell’arte e sul senso, o forse non senso, del nostro Occidente in crisi, fornendo l’itinerario da seguire e che apre, definitivamente, le porte a una riflessione critica, fornendo, peraltro, una serie di risposte a dubbi controversi.

    Il mondo globalizzato ha davvero perduto la percezione del bello? Qual è il rapporto tra la bellezza e il potere e in che modo l’Occidente vive oggi il suo rapporto con le Arti e con la Musica in primo luogo? La riflessione su tali tematiche, costruita sulla forma del dialogo, si snoda attraverso l’analisi storica dell’esperienza estetica occidentale per arrivare a toccare le problematiche della realtà sociale in cui viviamo. Il disinteresse verso la bellezza è infatti allo stesso tempo causa ed effetto della crisi di valori della nostra società, e solo recuperando e valorizzando le nostre vituperate identità profonde potremo traghettarci fuori dal non senso, verso la luce di una nuova, antica, umanità.

    Gli autori

    Antonello Cresti è saggista, conferenziere ed agitatore culturale. Si è laureato con lode in “Scienze dello Spettacolo” presso l’Università di Firenze. Ha iniziato la sua attività artistica come musicista, animando vari progetti e producendo numerosi album. Ha già pubblicato tredici libri, usciti con varie case editrici, dedicati a musica underground, cultura britannica, esoterismo, controcultura. È ideatore di un film e di un documentario, entrambi a tematica musicale. È attivo nella creazione di una rete trasversale di intellettuali e creativi in opposizione al Pensiero Unico.

    Roberto Michelangelo Giordi è un cantautore e scrittore partenopeo. Vive attualmente tra Parigi e Roma. Ha pubblicato quattro album: Con il mio nome (2011), Il soffio (2015), Les amants de Magritte (2017), Il sogno di Partenope (2019), gli ultimi due usciti anche in Francia. Nel 2019 è stato finalista alle Targhe Tenco. Nel 2022 pubblica per Mariù Aliene sembianze, il suo quinto lavoro discografico e la sua prima opera narrativa. È diplomato al CET di Mogol e laureato in “Scienze politiche” e “Lingue e letterature straniere”. Si è occupato della tradizione letteraria napoletana e del rapporto tra musica e testo nella canzone antica e in quella d’autore.

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    "Il suicidio di un regime" il saggio di Mario Ragionieri

    Mario Ragionieri con il suo ultimo saggio storico intitolato “Il suicidio di un regime - 25 luglio 1943” pone l’attenzione sui fatti accaduti tra la notte del 24 e 25 luglio del ’43, durante la quale si consumò l’ultimo atto del Partito Nazionale Fascista e venne segnato il destino del suo fondatore, il Duce: Benito Mussolini. Ma esattamente, quali furono i retroscena che portarono... Altro...

    Mario Ragionieri con il suo ultimo saggio storico intitolato “Il suicidio di un regime - 25 luglio 1943” pone l’attenzione sui fatti accaduti tra la notte del 24 e 25 luglio del ’43, durante la quale si consumò l’ultimo atto del Partito Nazionale Fascista e venne segnato il destino del suo fondatore, il Duce: Benito Mussolini. 

    Ma esattamente, quali furono i retroscena che portarono agli eventi che noi tutti conosciamo? Chi furono gli autori del ribaltone che ebbe come conseguenza l’insediamento del Governo Badoglio, e successivamente la creazione della Repubblica Sociale? Questi e tanti altri sono gli interrogativi che lo storico Mario Ragionieri si pone e ai quali fornisce risposta attraverso l’utilizzo non solo di uno stile limpido e scorrevole, ma anche grazie a un’attenta ricerca storica che va a collegarsi con indagini personali e colloqui avvenuti con i reali protagonisti della vicenda che portò all’inconsapevole suicidio del regime fascista.

     

    Info biografiche

    Mario Ragionieri, classe 1953 è un autore prolifico, ma soprattutto un grande conoscitore della storia dell’Italia, dell’epoca pre e post-fascista. È anche analista attento di strategie socio-politiche e belliche riguardanti l’ultimo e penultimo conflitto. Ha pubblicato studi approfonditi sulle reali dinamiche inerenti agli intrighi di potere, ai retroscena e alle dietrologie dalle quali, sarebbero poi, scaturite guerre e ribaltamenti di potere. È un autore poliedrico e ha pubblicato numerosi romanzi gialli e una raccolta in versi. Con “Il suicidio di un Regime” analizza un avvenimento fondamentale nella storia d’Italia, fornendo uno scenario lucido, completo e non soggetto a interpretazioni

     

    Casa Editrice

    Edizioni Jolly Roger è una Casa Editrice indipendente con sede in Toscana che ti permette di pubblicare il tuo libro nel cassetto. L’Amministratore Delegato è Fabio Gimignani. Il distributore è LibroCo Italia Srl.

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    Don Francesco Cristofaro – “Lo sguardo di Gesù. Pagine di Miser

    Lo sguardo di Gesù. Pagine di Misericordia” di Don Francesco Cristofaro è un saggio teologico scritto con un linguaggio semplice e immediato, accompagnato da una sentita prefazione di S.E. Card. Angelo Comastri. L’opera è divisa in tre parti: nella prima vengono presentati alcuni racconti tratti da brani dal Vangelo, nella seconda viene narrata la vita dell’autore, concentrandosi in parti... Altro...

    Lo sguardo di Gesù. Pagine di Misericordia” di Don Francesco Cristofaro è un saggio teologico scritto con un linguaggio semplice e immediato, accompagnato da una sentita prefazione di S.E. Card. Angelo Comastri. L’opera è divisa in tre parti: nella prima vengono presentati alcuni racconti tratti da brani dal Vangelo, nella seconda viene narrata la vita dell’autore, concentrandosi in particolar modo sulla sua esperienza con la fede, e nella terza vi sono delle preghiere da lui composte.

    «Oggi, l’uomo è triste perché è senza Dio. Oggi il cuore dell’uomo è smarrito perché ha smarrito la verità del Vangelo, l’unica che lo possa salvare. Oggi l’uomo si vuole costruire senza Dio. Oggi l’uomo si vuole fare dio al posto dell’Onnipotente Signore. Grande, allora è la responsabilità del cristiano. Grande è la missione del sacerdote: costruire Dio nel cuore dell’uomo»

    I brani scelti dal Vangelo sono incentrati su coloro che erano stati etichettati come peccatori, e che a un certo punto del loro cammino avevano incontrano gli occhi di Gesù, pieni di misericordia, e in questo modo si erano salvati - «Che cos’è la misericordia? È lo sguardo di Dio che ti penetra dentro fino a trasformarti totalmente perché tu ti lasci trasformare».

    Per quanto riguarda la storia personale dell’autore, egli si confessa parlando della sua disabilità: Don Cristofaro è infatti nato con una paresi spastica alle gambe. Sin da bambino ha lottato per accettarsi e per farsi accettare dagli altri, subendo bullismo, pietismo ed emarginazione; poi ha compreso, grazie allo sguardo di Gesù che si è posato su di lui e che lo ha reso strumento di misericordia, che la disabilità non era un limite ma un dono, con il quale poteva manifestare le opere di Dio. È inoltre molto interessante, in questa parte dell’opera, il racconto dell’evolversi della sua vocazione, che ha conosciuto anche momenti di crisi: egli infatti si è allontanato da Gesù per paura di non essere all’altezza del suo compito, ma la chiamata ricevuta era una luce che continuava a brillare forte nel suo cuore. Ha così intrapreso la missione che da sempre lo aveva scelto, impegnandosi a mostrare al mondo il volto di Gesù - «Io mi sento un salvato, uno che è rinato, al quale viene chiesto di cantare la vita, di lodare le meraviglie del Signore. A volte, penso alle migliaia di persone che mi seguono. A me sembra di non fare nulla per loro. Poi ti scrivono e ti dicono grazie per il sorriso e, allora, capisco di essere servito a qualcosa».

    SINOSSI DELL’OPERA. Leggendo le pagine del Vangelo, ci imbattiamo in tanti incontri e momenti di misericordia. La gente vede in Gesù uno che è diverso da tutti gli altri; uno che non ha timore di fermarsi, di ascoltare, di sedersi a tavola del peccatore, di toccare un lebbroso. Quando noi giudichiamo, etichettiamo, non facciamo altro che chiudere il nostro cuore alla misericordia. Guardiamo a Gesù e poi soffermiamoci per un istante a noi stessi. Che atteggiamento avremmo assunto noi dinanzi alla peccatrice colta in flagrante adulterio? Quanti sassi avremmo scagliato? E dinanzi a Zaccheo, a Matteo il pubblicano? Cosa avremmo fatto se si fosse presentato a noi il cieco mendicante, il lebbroso escluso dalla comunità o qualsiasi altro fratello bisognoso? In queste pagine scoprirete storie e volti, alcuni hanno un nome, altri sono senza volto e senza nome perché in quelle storie potreste esserci anche voi. Toccherete con mano la sofferenza, la voglia di riscatto e di cambiamento. C'è l'atteggiamento di Gesù, tutto il suo amore. Sarà un vero canto alla misericordia di Dio.

    BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Don Francesco Cristofaro è nato a Catanzaro il 10 novembre del 1979, ed è oggi parroco nella Parrocchia “Santa Maria Assunta” in Simeri Crichi. Ha conseguito la licenza in Teologia Spirituale presso la Pontificia Facoltà Teresianum in Roma. Conduce su Radio Mater la rubrica "Alla luce della fede" e su Padre Pio TV la trasmissione “Fatti per il Cielo”. Collabora inoltre con Tv2000 nella trasmissione “l’Ora Solare”. È stato opinionista nella trasmissione “Storie Italiane” di Rai 1 e contribuisce con servizi a tema alla trasmissione “Forum” di canale 5. Invitato in diverse città italiane per portare la sua testimonianza di vita, ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti. Tiene incontri di preghiera in tutta Italia e viene invitato a predicare a ritiri spirituali di carattere nazionale. È inoltre testimonial di eventi di carattere sociale, in particolare sulla disabilità. Ha scritto per il settimanale “Miracoli” e ha pubblicato diverse opere per Tau Editrice. 

     

     

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    L'amore e altre afflizioni

    Una raccolta di racconti letterari, molti davvero brevi, che coprono argomenti come la follia, i reattori a reazione rapida, gli eccentrici, l'inquinamento, il delirio, l'amore e la metamorfosi.

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    Aboliamo la Juventus – proposta per la rinascita dell'Italia

    Lo abbiamo pensato un po' tutti noi che non tifiamo per quei colori e anzi, a causa di quelle “odiate” maglie, spesso soffochiamo i nostri sogni di gloria calcistica. Un giovane autore, alla prima esperienza letteraria, lo ha messo per iscritto con un libro il cui titolo non lascia spazio a troppe interpretazioni: “Aboliamo la Juventus - Proposta per la rinascita dell'Italia”, di Pompeo Di... Altro...

    Lo abbiamo pensato un po' tutti noi che non tifiamo per quei colori e anzi, a causa di quelle “odiate” maglie, spesso soffochiamo i nostri sogni di gloria calcistica. Un giovane autore, alla prima esperienza letteraria, lo ha messo per iscritto con un libro il cui titolo non lascia spazio a troppe interpretazioni: “Aboliamo la Juventus - Proposta per la rinascita dell'Italia”, di Pompeo Di Fazio.

    Da tifoso del Napoli dichiarato, Di Fazio propone in maniera lucida ed ironica un parallelo tra la crisi della società attuale, e soprattutto della rappresentanza politica, con il calcio. Mette insieme esperienze personali, vicende della storia italiana degli ultimi quarant’anni, passione per l’impegno civile e il pallone. Con un obiettivo, rispondere alla domanda: come si organizza una società giusta, nella quale c’è spazio per tutti e soprattutto si possono affermare valori come la giustizia, la libertà, il rispetto?

    La conclusione di Di Fazio, dopo aver evidenziato il fallimento di tutte le proposte rivoluzionarie, è una sola: aboliamo la Juventus e di conseguenza gli juventini, in quanto prototipi di come non ci si deve comportare su questo mondo e diamo vita ad una società nuova, ad un oltreuomo, ad una città perfetta alla quale l’autore assegna il nome di Magàt, come il celebre centrocampista dell’Amburgo che nel 1983 segnò il gol della sconfitta juventina nella finale di Coppa dei Campioni ad Atene.

    Da questo punto di partenza, si snodano tutta una serie di prescrizioni  in un viaggio onirico, che incrocia, interseca, allontana e unisce realtà e fantasia, tanto che lo stesso Di Fazio definisce il libro una utobiografia, dall’unione appunto di due generi letterari, l’Utopia e la biografia.

    Si legge tutto d’un fiato Aboliamo la Juventus, breve, sintetico ma evocativo di senso soprattutto per tutti quelli che non tifano Juventus.

    Una provocazione, senza prendersi troppo sul serio, ironica e divertente, che merita certamente di trovare  posto nelle librerie di tutti i non juventini. Noi ve lo consigliamo.

    Il libro è stato pubblicato da Guida editori di Napoli e si trova su tutti gli store online.

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    Il rock progressico

    Se chiedete di Maurizio al nostro amico Salvatore Mazzarella vi dirà che, mentre molti erano fermi alla musica italiana, già alla fine dei “mitici anni ‘60” Maurizio ascoltava “altra musica”, fuori da quella italiana e da alcuni stereotipi britannici e americani. Anzi, appena ascoltammo “Abbey road” e “Electric Ladyland” abbandonò progressivamente la musica italiana (quasi tut... Altro...

    Se chiedete di Maurizio al nostro amico Salvatore Mazzarella vi dirà che, mentre molti erano fermi alla musica italiana, già alla fine dei “mitici anni ‘60” Maurizio ascoltava “altra musica”, fuori da quella italiana e da alcuni stereotipi britannici e americani. Anzi, appena ascoltammo “Abbey road” e “Electric Ladyland” abbandonò progressivamente la musica italiana (quasi tutta), per ascoltare “altro”. Io e Salvatore facciamo fatica ancora oggi, i Rolling Stones, ci fanno accapponare la pelle.

    Per noi tre: per me e Salvatore Beatles e basta ancora oggi, Maurizio non solo Beatles per sempre, ma tutta la musica, quasi tutta degli anni ’60 e ’70 è parte della sua cultura, che, ovviamente, non è solo ascoltare. E ha deciso di scrivere quello che per tanti versi potrebbe essere un saggio, perché gli han detto “come mai uno con la tua passione non ha mai fatto niente con la musica”.

    Giuseppe Monti, altro nostro amico, sentendo che Maurizio avrebbe scritto un saggio, ha detto: “Un saggio da uno che non è mai stato saggio? La penna del contrabbasso”.

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    “Il coraggio di essere felice" di Roberta dell'Acqua

    L'elemento principale della psicoterapia umanistica è la persona, studiata nella sua interezza, oltreché l'esperienza e la comprensione, come oggetto e strumento di indagine, mettendo in secondo piano sia le interpretazioni, che il comportamento manifesto. Lo sa bene la psicoterapeuta Roberta dell’Acqua autrice del saggio “Il coraggio di essere felice. Un percorso di rinascita interiore... Altro...
    L'elemento principale della psicoterapia umanistica è la persona, studiata nella sua interezza, oltreché l'esperienza e la comprensione, come oggetto e strumento di indagine, mettendo in secondo piano sia le interpretazioni, che il comportamento manifesto. Lo sa bene la psicoterapeuta Roberta dell’Acqua autrice del saggio “Il coraggio di essere felice. Un percorso di rinascita interiore” edito da Alvorada. In contrapposizione ad una visione dell'essere umano meccanicista e determinista, Dell’Acqua ritiene necessario valorizzare la creatività e le proprie scelte perché in questo modo si valorizza anche la dignità della persona, che deve sfruttare i propri talenti e scoprire risorse che pensava di non possedere. Per Roberta dell’Acqua è fondamentale porsi la domanda “Sei felice?” perché non ci si deve abituare all’infelicità. In merito a questo tema, l’autrice fa riferimento ad un grande della letteratura contemporanea, il poeta George Eliot nel capitolo intitolato “Anedonia”, dove si spiega perché è difficile essere felici e amare se stessi. Roberta dell’Acqua cita letterati, attori di cinema, artisti, scienziati, con l’obiettivo di fornire al lettore una visione completa sulla tematiche della felicità, del benessere psico-fisico, mostrando come scienza e umanesimo non siano in conflitto o l’una subordinata all’altra, ma complementari per la ricerca della felcità. Infatti la psicologa afferma nella prefazione al saggio: «È nostro compito imparare ad amare la vita: l’amore libera dalle catene del passato, offre ali per volare, ragioni per rialzarsi dopo una caduta e soprattutto dona significato alla vita. Bisogna vivere nell’amore perché è in quel terreno che può nascere e crescere il coraggio di essere felici», sostiene l’autrice, secondo la quale è ciò che pensiamo a determina la nostra vita ed è facile ingannarsi, illudersi. Roberta dell’Acqua si avvale di una scrittura semplice, quasi aforistica, volta a ribadire con fermezza e convinzione il proprio pensiero. I periodi sono brevi, non particolarmente articolati, a tratti lapidari: <>. (Pag. 193) “Il coraggio di essere felice. Un percorso di rinascita interiore” è un vademecum citazionista che celebra la Terza Forza, meglio conosciuta come psicologia umanista, disciplina alternativa sia alla psicoanalisi che al comportamentismo, e che offre diverse approcci al tema dei temi, ovvero quello della felicità al quale è strettamente legato quello della libertà.

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