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    L'uomo con il libro

    Monte-Carlo, aprile 2022Ogni mattina alle 9h10 saliva sul bus numero 1 alla fermata del Park Palace e scendeva a quella della Place d'Armes qualche minuto dopo. Non ci sarebbe stato nulla di strano se non fosse che tra le mani aveva, assieme al telefono, un libro, ogni giorno diverso. La curiosità di leggere il titolo era diventata la sfida quotidiana della pensionata che si appostava sui sedili ... Altro...

    Monte-Carlo, aprile 2022

    Ogni mattina alle 9h10 saliva sul bus numero 1 alla fermata del Park Palace e scendeva a quella della Place d'Armes qualche minuto dopo. Non ci sarebbe stato nulla di strano se non fosse che tra le mani aveva, assieme al telefono, un libro, ogni giorno diverso. La curiosità di leggere il titolo era diventata la sfida quotidiana della pensionata che si appostava sui sedili in controsenso di marcia, perché l'uomo restava in piedi in fondo al veicolo pubblico e sfogliava a circa metà libro due o tre pagine durante il tragitto. Lei che aveva fatto la maestra per tantissimi anni, capiva l'intensità con la quale l'uomo aveva piacere della lettura e lo ammirava per questo. Immaginava che potesse essere un poeta, oppure un attore, oppure un insegnante che preparava la lezione, o un volontario che leggeva ad alta voce nella casa di riposo proprio adiacente alla piazza della fermata alla quale lui scendeva. Le supposizioni erano tante e la curiosità cresceva. Al quinto giorno la donna riuscì finalmente a leggere il titolo del libro che l'uomo aveva appena chiuso davanti a lei, si fece coraggio e gli disse che lei adorava Voltaire. "L’Ingenuo" era davvero uno dei suoi libri preferiti. Nel romanzo filosofico del 1767, si narrava dell'innocenza di un uomo libero dalle convenzioni della società e aveva indotto la maestra a parecchie riflessioni riguardo l’insegnamento. In fondo il protagonista di quel libro era come uno dei suoi allievi prima di tutta la pedagogia di cui anche lei per tanto tempo era stata parte. Ora, mentre  come ogni mattina, la donna si recava a fare la spesa al mercato colorato del quartiere della Condamine, con il suo cestino di vimini che le evitava di rientrare a casa con plastica inutile e dannosa per l'ambiente, stava per rompere l'incantesimo che l'aveva intrigata per tutta la settimana. Se non lo avesse fatto sarebbe stato meglio. Avrebbe goduto di quel mistero letterario, magari per sempre, visto che quello era proprio l'ultimo giorno dell'atelier di origami con i libri, al quale l'uomo si era iscritto su consiglio del fisioterapista della sua mano appena operata.

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    IMMENSO

    Non mi lasciate di fronte alle ombreimprigionata dai miei versi,che mi conducono al massacro dell’animae a fare a pezzetti il mio cuore…Attendo disperata che qualcuno mi liberie mi chiami dalla stradaal crepuscolo,una voce sconosciutasi faccia sentirenella tempesta di voci,un respiro,un alito di ventomi strappi da quest’immenso.... Altro...

    Non mi lasciate di fronte alle ombre

    imprigionata dai miei versi,

    che mi conducono al massacro dell’anima

    e a fare a pezzetti il mio cuore…

    Attendo disperata che qualcuno mi liberi

    e mi chiami dalla strada

    al crepuscolo,

    una voce sconosciuta

    si faccia sentire

    nella tempesta di voci,

    un respiro,

    un alito di vento

    mi strappi da quest’immenso.

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    Cuori nella rete – Il Boscaiolo

    Una foto, un cuoricino e poi un altro ancora sotto una posa ammiccante.Le foto di lei su Instagram aumentavano ed i numerosi cuoricini del giovane boscaiolo appagavano per qualche minuto la vanità della cinquantenne che postava spesso e volentieri immagini di sé pesantemente abbellite. Il solarium vista mare, la vasca idromassaggio in giardino, la piscina con l’acqua colorata, la tavola appare... Altro...

    Una foto, un cuoricino e poi un altro ancora sotto una posa ammiccante.

    Le foto di lei su Instagram aumentavano ed i numerosi cuoricini del giovane boscaiolo appagavano per qualche minuto la vanità della cinquantenne che postava spesso e volentieri immagini di sé pesantemente abbellite. Il solarium vista mare, la vasca idromassaggio in giardino, la piscina con l’acqua colorata, la tavola apparecchiata con ceramiche pregiate, il salottino in vimini e tutte le scenografie della villa davano ai ritratti di quella donna sofisticata una spruzzata di ricchezza ostentata. Lui si ritraeva invece nei boschi, o in sentieri montani, spesso con l’ascia in mano. Imponente, intrigante e tatuato riceveva per ogni foto pubblicata su Instagram migliaia di cuoricini. Lei aggiungeva in leggenda frasi poetiche che venivano completamente ignorate, lui chilometri di hashtag.

    Lo scambio dei cuoricini pubblici durò qualche giorno e poi una sera la donna ricevette un messaggio privato da parte del giovane boscaiolo sul quale lei stava facendo da giorni qualche poco innocente fantasia. Cosa si risponde ad un cuore da parte di uno sconosciuto? Non un semplice cuore, ma privato, uno tutto e solo per lei? Era compiaciuta e turbata, non per il messaggio in sé, in quanto molti utenti attempati le avevano inutilmente scritto in passato, ma a causa del mittente, ovvero il bel giovane boscaiolo.

    Lui aveva ingrandito innumerevoli volte le foto della donna, osservando ogni particolare dell’ambiente nel quale lei viveva. Si vedeva già sdraiato sul lettino a bordo piscina, immaginava il selfie che avrebbe postato dalla Jacuzzi e la foto della sua moto davanti al mastodontico cancello bianco per lui spalancato. Lei aveva innumerevoli volte ingrandito le foto di lui per osservare gli occhi, le labbra, i tatuaggi, i muscoli e quella cicatrice sul sopracciglio sinistro che gli donava un’aria vissuta e un po’ dannata. Lei non gli rispose  subito e assaporò la dolce attesa del farsi desiderare. Dopo due giorni la donna inviò al boscaiolo uno smile con le gote arrossate. Lui dopo un minuto cominciò una chat che durò un giorno intero. Lei scordò di mangiare, lui annullò un appuntamento con gli amici. Passò una settimana ed i messaggi divennero sempre più intimi. Lei scoprì che non abitavano molto lontano, lui questo invece già lo sapeva.

    Decisero di incontrarsi. Lei aveva paura di non essere esattamente come nelle foto attraverso le quali lui l’aveva conosciuta, lui era impaziente di vedere la villa della donna. La delusione fu equamente condivisa. La donna non solo non era bella e affascinante come appariva su Instagram, anche se quello lui lo aveva già capito, ma era anche sposata e soprattutto la villa nella quale viveva non era sua ma di una coppia per la quale lei lavorava in qualità di governante. Lui invece era totalmente differente dalle foto del suo account. L’usurpatore aveva infatti postato le immagini di uno sconosciuto modello canadese, nell’intento di conoscere donne sole e proporre la propria giovinezza, l’unica caratteristica che aveva in comune con il bel boscaiolo, per sbarcare piacevolmente il lunario. 

    Lei pianse, lui si arrabbiò. 

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