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    LA PIUMA DELL'AQUILA

    Un giorno, la piuma di una giovane aquila cadde accanto ad un uomo bello ma arrogante; lui la vide, la prese, la guardò solo “un attimo” e la gettò via pensando fosse la piuma di una gallina… più avanti un uomo ignorante ma dall’anima bella, vide la stessa piuma a terra, la prese e la tenne con sé.Di lì a poco… giunse la regina dei cieli “una meravigliosa Aquila” che guardò l... Altro...

    Un giorno, la piuma di una giovane aquila cadde accanto ad un uomo bello ma arrogante; lui la vide, la prese, la guardò solo “un attimo” e la gettò via pensando fosse la piuma di una gallina… più avanti un uomo ignorante ma dall’anima bella, vide la stessa piuma a terra, la prese e la tenne con sé.

    Di lì a poco… giunse la regina dei cieli “una meravigliosa Aquila” che guardò l’uomo sorridendo e gli disse: volo, volo così tanto che lascio sempre qualche piuma per terra e tu ne hai raccolta una, tenendola con te. Grazie!

    Beato te, uomo che non solo hai guardato... ma hai contemplato e hai conservato con te la bontà e la bellezza, imparando il segreto del mio volo.

     

    Morale della favola: Non sono le tiepide amicizie o i falsi amori ad elevare il nostro spirito ma le passioni forti scoprono la vera essenza del Bene e dell’Amore. Come aquile assetate di senso cerchiamo e sfioriamo il cielo e il tempo, e sgretoliamo con le ali le montagne pur di afferrarlo e poter mostrare a tutti, quanta fierezza c’è nel canto nella vita.

     

    Teresa Averta

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    LA MATITA SDRUCCIOLINA

    La matita sdrucciolinacanticchiava ogni mattinaio non voglio disegnare          e nemmeno accorciare.Sono lunga e affusolatabella, a punta, e colorata.Non mi mettere bambino                                                      proprio dentr... Altro...

    La matita sdrucciolina

    canticchiava ogni mattina

    io non voglio disegnare          

    e nemmeno accorciare.

    Sono lunga e affusolata

    bella, a punta, e colorata.

    Non mi mettere bambino                                                      

    proprio dentro al temperino

    lui è forte anche se è vecchio

    ed io finisco dentro al secchio.

    Se Disegno e mi consumo

    non è colpa di nessuno

    la carta bianca è il mio regno

    e dovunque lascio un segno.

    Qualche volta faccio errori

    ma camuffo coi colori.

    E se devo dirla tutta

    non mi va di esser distrutta,

    se la gomma mi cancella

    io divento ancor più bella.

    Cose grandi realizziamo

    se mi sai tenere in mano.

    Teresa Averta

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    L’AMORE, IL REGALO PIÙ BELLO

    Ultimo giorno di scuola, prima delle attese vacanze natalizie. L'arrivo del Natale, ogni anno è annunciato da un’atmosfera particolare per la scuola e la società. Le strade illuminate delle città si riempiono di persone, che diventano più allegre o si precipitano nei negozi a fare acquisti. Ai bambini luccicano gli occhi, al sol pensiero del presepe o dell'albero pieno di luci e giocattoli. ... Altro...

    Ultimo giorno di scuola, prima delle attese vacanze natalizie. L'arrivo del Natale, ogni anno è annunciato da un’atmosfera particolare per la scuola e la società. Le strade illuminate delle città si riempiono di persone, che diventano più allegre o si precipitano nei negozi a fare acquisti. Ai bambini luccicano gli occhi, al sol pensiero del presepe o dell'albero pieno di luci e giocattoli. Il Natale è una festività prevalentemente religiosa, si sa, e si può festeggiare con luci splendenti, alberi di Natale e addobbi vari anche a scuola. Si può renderlo gioioso, ma senza sottovalutare l'importanza del cuore, di quello che è il vero significato della festa. Bisogna far capire ai bambini il vero senso delle festività natalizie: il senso di pace e armonia che si respira tra le persone, il desiderio di credere che ci sia qualcos'altro oltre doni e gli oggetti materiali. La bontà, che ci costringe, a pensare a quelle persone che trascorrono il Natale staccate dai loro affetti, a quelli che sono sommersi dalle difficoltà economiche e a chi ha svariato motivi d’infelicità.

    Anche quest’anno, a scuola, abbiamo respirato un’atmosfera gioiosa tra musica, suoni, colori e sapori. Tombolina per i nostri amati bambini. Regali e Balocchi come premi.

    Pacchetti che girano, genitori che salutano, cellulari che squillano...

    Maestre ansiose e festose di donare l'abbraccio conclusivo.

    Ed ecco che c'è il fatidico scambio di doni tra insegnanti e bambini. E in questa magica scena, sullo sfondo appare una dolcissima creatura, che mi mette in mano un "biglietto", lo conservo, mi allontano serenamente... e di nascosto, leggo le seguenti parole scritte:- “Teacher Terry, non ho abbastanza soldi per un regalo ma secondo me, il vero regalo è l’amore; quindi, ti do tutto il mio amore e ti auguro un Buon Natale.”

    Commossa, torno da lei... ci guardiamo negli occhi e ci abbracciamo fortemente.E le dico: -piccola mia, non preoccuparti, per me non sono importanti i regali! Oggi tu, mi hai dato un’immensa gioia, ed è il dono più bello che io potessi ricevere per questo Natale.-Mi hai consegnato il tuo Amore, e me l'hai donato proprio tutto... sappi che è arrivato già, dentro il cuore mio.

    -Sei una bambina meravigliosa, non cambiare, mai!

     E questo è stato il Natale più bello, un Natale ricco di gioia e di speranza, quello in cui hai regalato un sorriso, quello in cui hai donato e ricevuto piccoli doni, capaci di grandi emozioni.

    Teresa Averta

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