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    LA PERSISTENZA DEL PIANO TRAVERSO di Thea Matera – IVVI EDITORE

    Un libro di versi s'acquista forse per curiosità, o per diletto, ancor più per una bella copertina, occasionale riflessione sul tema - la poesia è ciò che annoia e non ristora - un tecnico quanto inesorabile tourbillon d'improduttivi versi e rime da scolaretti, insensatezze poco importanti. Sicuramente una nuova raccolta di poesie non fa la differenza e, con buona probabilità, a pochi, o ness... Altro...

    Un libro di versi s'acquista forse per curiosità, o per diletto, ancor più per una bella copertina, occasionale riflessione sul tema - la poesia è ciò che annoia e non ristora - un tecnico quanto inesorabile tourbillon d'improduttivi versi e rime da scolaretti, insensatezze poco importanti. Sicuramente una nuova raccolta di poesie non fa la differenza e, con buona probabilità, a pochi, o nessuno, interesserà la profusione di parole scritte in bella copia.

    La poesia intimorisce - la parola ci attraversa - la poesia non è lettura complicata, è parte del vento, come la musica, non lontana dal nostro caffè nero, dal tempo che ci piega, dall'occhio ancora stretto dalla notte, dall'angolo violaceo del pc acceso, dalla disutile conversazione che accende il giorno d'apparenti attese. La poesia decanta la stagione che c'involge e ci foggia, non si defila dalla sostanza delle cose - oralità desueta - non è gassosa percezione di smorte voci che tornano da passati muffi di zavorre, l'ambage che ristagna sulle forme e si fa polvere della ragione. Il Poeta non ama sostare sotto i riflettori, non giunge ad alcun traguardo, non è un numero, il punto o la virgola, il rudimento automatista, non il triste clown della foto in bianco e nero, inconsapevole oblio dell'opera a stampa... la fama è un'ombra che appiattisce.

           POÈTES, DANSEURS REBELLES SOUS LA PLUIE

    Thea Matera©

               "LA PERSISTENZA DEL PIANO TRAVERSO"

                                                     di

                                           Thea Matera 

                                     IVVI EDITORE (€4,99)

    https://www.ivvi.it/product/la-persistenza-del-piano-traverso/

    https://www.ivvi.it/autori/matera-thea/

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    Pensieri di terra, di vita, d’amore, di Domenico Cornacchia

    Domenico Cornacchia torna dai suoi amati lettori con un nuovo e imperdibile libro intitolato: “Pensieri di terra, di vita, d’amore”. Una raccolta di poesie che racchiude in una dimensione atemporale i pensieri che vanno a fare breccia sulla memoria e abbracciano la vita e i sensi che sono liberi di vagare e fluttuare. È un gioco ricco di suoni: dalla terra al cielo, dove gli elementi della ... Altro...

    Domenico Cornacchia torna dai suoi amati lettori con un nuovo e imperdibile libro intitolato: “Pensieri di terra, di vita, d’amore”. Una raccolta di poesie che racchiude in una dimensione atemporale i pensieri che vanno a fare breccia sulla memoria e abbracciano la vita e i sensi che sono liberi di vagare e fluttuare. È un gioco ricco di suoni: dalla terra al cielo, dove gli elementi della natura sono declinati in tutte le loro forme, in un moto incessante in cui nessuno prevale sull’altro. Un’immagine che colpisce particolarmente nel libro è la presenza costante degli “occhi”: il sostantivo ricorre ben ventiquattro volte. Occhi che non si limitano soltanto a guardare, ma diventano sguardo che scruta, osserva, lusinga e si compenetra nelle cose per farle brillare di luce propria. Inoltre, gli occhi accarezzano anche la bellezza della natura, in concomitanza con l’arrivo della primavera: il mare, lo splendore della montagna, il tramonto e le stelle.

    La copertina colpisce subito lo sguardo del lettore perché troneggia in primo piano l’occhio malinconico e profondo di un cavallo, quasi un invito metaforico a cavalcare la sensibilità di “Pensieri”, a briglia sciolta. Il carattere indomito di cui l’equino è simbolo rappresenta, inoltre, il coraggio di rischiare, di mettersi a nudo e di superare i condizionamenti interni ed esterni che circondano la nostra vita. È il tempo del risveglio dell’anima, del carpe diem: è filosofia del “panta rei” che illustra come vivere sino in fondo le emozioni, come resistere quando la vita ti mette a dura prova. Si nota inoltre che i “Pensieri” dell’autore Domenico Cornacchia sono ricchi di similitudini con l’intento di valorizzare ogni luogo, ogni entità e realtà allo stesso modo. Lo scrittore riesce a riportare su carta tutta la sensibilità che percepisce attraverso i suoi sensi.

    Info biografiche

    Domenico Cornacchia è nato ad Ascoli Piceno nel 1990. Vive a Santa Rufina in provincia di Teramo, al confine tra l’Abruzzo e le Marche. L’amore per la natura l’ha portato a effettuare studi agrari sia alle scuole superiori che all’Università, laureandosi alla facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Teramo. Ha trascorso tutta la sua vita a stretto contatto con la natura e con gli animali, dei quali ne è stato sempre un amante. La sua più grande passione è viaggiare, per scoprire il mondo e se stesso. A luglio 2022 è uscito il suo primo libro “Resto qui”.

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    «La ferocia con il pizzo», di Lisa Di Giovanni

    La Ferocia con il Pizzo torna in una nuova edizione negli scaffali delle migliori librerie di tutta Italia e negli store online, arricchita stavolta da splendide illustrazioni in stile manga a cura dalla talentuosa Stefania Diaferia che, dopo aver letto con molta attenzione le poesie, ha voluto rappresentare in versione assai speciale l'autrice con la meravigliosa immagine che troviamo in copertin... Altro...

    La Ferocia con il Pizzo torna in una nuova edizione negli scaffali delle migliori librerie di tutta Italia e negli store online, arricchita stavolta da splendide illustrazioni in stile manga a cura dalla talentuosa Stefania Diaferia che, dopo aver letto con molta attenzione le poesie, ha voluto rappresentare in versione assai speciale l'autrice con la meravigliosa immagine che troviamo in copertina. Fresca e genuina ma assolutamente adatta per rappresentare una donna dalla spiccata sensibilità che non ha mai smesso di ascoltare il famoso fanciullino di pascoliana memoria, a lei tanto caro. Una grafica colorata e accattivante ha reso poi il testo ancora più fruibile e convincente anche per un pubblico giovane che oggi fatica ad avvicinarsi al mondo poetico che fa parte del nostro immenso patrimonio artistico e culturale da sempre. Non per nulla l'Italia è la terra di grandi poeti e del Sommo, venerato ovunque nel mondo e che in ogni dove ci invidiano!

    Una silloge poetica quella della di Lisa Di Giovanni, grande esperta di comunicazione e autrice sopraffina fin da giovane, che parla d'amore e che lo emana, come un profumo ora più dolce, ora più speziato, o ancora muschiato, da tutti i pori, memore però del fatto che ognuno di noi, proprio come ogni sentimento che si rispetti, ne abbia uno che è ben distinguibile e assolutamente originale. Ed è per questo che va in qualche maniera protetto e tutelato. 

    Protetto sia dalle ondate di calore che dai venti gelidi. L'autrice  cerca, senza alcuna forma di presunzione, perché mai questo sentimento fu più lontano dal suo cuore,  di essere esaustiva nel suo racconto in versi che non stanca mai e poi mai e  che è reso ancora più piacevole dalla presenza di alcuni fugaci pensieri che svolgono la funzione di delicata,  ma comunque molto evocativa,  di raffinati maggiordomi che ci introducono nelle stanze del  dell'anima, dell'abile penna di una poetessa che sa- indubbiamente- il fatto suo ma che non ce lo fa pesare perché lei è- in realtà-una di noi. Una donna sensibile, ma non fragile. Determinata e bella, ma bella per davvero, non solo esteticamente parlando. Così la definisce – tra le righe- l'addetto stampa Laura Gorini, anche lei poetessa, nonché editor, che ha il privilegio di collaborare da tempo con la Di Giovanni in svariati ambiti.

    Il sentimento è ben sintetizzato in ogni sua parte ma mai poi mai anestetizzato perché non lo merita. Deve essere vissuto fino in fondo, senza alcuna paura o piccola remora.  Sa essere morbido e avvolgente come un caldo abbraccio e una coperta di lana colorata, ma anche ferire con ferocia, che talora è solo apparente, altre volte con delicatezza, con il pizzo per l'appunto, come ha ben spiegato in una speciale nota psicoanalitica la Dottoressa Maura Ianni.

    È un sentimento che talora ha l'urgenza, persino assai impellente, di farsi vivere, altre volte sa aspettare, mentre altre chiede rispetto e persino alla tanto celebre privacy della quale oggi giorno si discute più che mai. Ma è in ogni caso è profondamente vero e merita pertanto di essere vissuto fino in fondo, dall'alba al tramonto. Non ha paura di esistere e, tra le pagine, c’è un invito- ora più implicito, ora più esplicito, a lasciarsi andare: la vita ha in serbo per ognuno di noi tante sorprese e noi non possiamo coglierle al volo. L'importante è che ognuno di noi abbia il proprio mare e la propria rotta ben precisa, stampata non in testa, ma nel cuore e nell'anima. Perché non si può restare fermi dopo aver vissuto fino in fondo la propria notte... E la poetessa con la sua sublime arte ce lo ha ampiamente confermato.

    Lisa Di Giovanni, da diversi anni, è la portavoce di ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale), dove si occupa di pubbliche relazioni e progetti di inclusione sociale. Scrittrice e poetessa, il suo ultimo libro di poesie è stato pubblicato in inglese e italiano, intitolato ‘Daylight’.

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    Con la Testa tra le Nuvole

    "Con la Testa tra le Nuvole" è un libro di poesie illustrate con un taglio grafico moderno composto da immagini fotografiche panoramiche forti e poesie profonde e toccanti che si fondono per dare vita ad un viaggio tra pensieri, sentimenti, sensazioni e riflessioni al tempo del Covid-19.Puoi scoprire di più visitando: https://www.ilfotomatico.com/con-la-testa-tra-le-nuvole-libro/... Altro...

    "Con la Testa tra le Nuvole" è un libro di poesie illustrate con un taglio grafico moderno composto da immagini fotografiche panoramiche forti e poesie profonde e toccanti che si fondono per dare vita ad un viaggio tra pensieri, sentimenti, sensazioni e riflessioni al tempo del Covid-19.

    Puoi scoprire di più visitando: https://www.ilfotomatico.com/con-la-testa-tra-le-nuvole-libro/

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    “VERSI VENERABILI"

    Tra i “VERSI VENERABILI” di Teresa Averta, teologa e scrittrice, il canto della poesia si fonde col canto della santità, in un luogo interiore dove si limita a «raccontare» la sua esperienza singolare, a scavare nel mistero dell’incontro salutare e salvifico tra l’io soggetto confitto in croce, il suo desiderio mondano di uscirne al più presto, l’imperativo divino di resistere. Teres... Altro...

    Tra i “VERSI VENERABILI” di Teresa Averta, teologa e scrittrice, il canto della poesia si fonde col canto della santità, in un luogo interiore dove si limita a «raccontare» la sua esperienza singolare, a scavare nel mistero dell’incontro salutare e salvifico tra l’io soggetto confitto in croce, il suo desiderio mondano di uscirne al più presto, l’imperativo divino di resistere. Teresa donna e credente ma anche appassionata di poesia, racconta semplicemente «il gemere» e gli «urli» della natura umana. Lei «ausculta», «analizza», «fotografa» ogni cosa: il bene e il male nell’uomo e lo tramuta in inchiostro dell’anima.

    Nella poetica dell’autrice si può intravedere il cantore raffinato dell’uomo nuovo e della donna nuova, introdotti nella storia dal Vangelo, si può sperimentare il martire cristiano che non muore subito per poter morire più volte al giorno, lo sguardo del confessore della fede che sta sulla breccia fino ai limiti della resistenza umana, il coraggio del poeta che usa un linguaggio estremo per arrivare al cuore dei crocefissi, dei vincitori e dei vinti e comunicare attraverso la “parola salvifica” la speranza di una redenzione.

    Una testimonianza questa che, per chi è capace di accoglierla, costituisce una lezione di vita mirabile, un richiamo luminoso, soprattutto in epoche e in culture, nelle quali si rischia di perdere perfino il ricordo di quanto possa fare l’uomo, quando c’è l’aiuto della grazia, per riappropriarsi in breve tempo del nome che Dio ha sognato per noi.

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    La finestra dei pensieri: silloge poetica

    L’intento del libro “La Finestra dei Pensieri”, angolo poetico, da cui si affaccia l’animo umano della nostra autrice Teresa Averta, è quello di poter offrire ai lettori, uno sguardo lungo e profondo nel mondo per far crescere e riscoprire un genere che ormai il tempo sembra aver dimenticato, ma che attraverso il suo gentile e coraggioso contributo può rinascere, perché la poesia è la ... Altro...

    L’intento del libro “La Finestra dei Pensieri”, angolo poetico, da cui si affaccia l’animo umano della nostra autrice Teresa Averta, è quello di poter offrire ai lettori, uno sguardo lungo e profondo nel mondo per far crescere e riscoprire un genere che ormai il tempo sembra aver dimenticato, ma che attraverso il suo gentile e coraggioso contributo può rinascere, perché la poesia è la vita scritta fra gli spazi bianchi del cuore. Il lettore per comprendere a pieno le motivazioni di questa nuova raccolta poetica dovrebbe andare a comprendere la definizione che la poetessa dà alla sua opera, quando la descrive come un “diario delle emozioni”: un “dizionario di lingua naturale” o un “diario esistenziale di bordo”, per raccogliere appunti di viaggio, tracciare camminamenti, seguire orme e lasciare impronte delle proprie esperienze, del proprio “sentirsi umana” in mezzo agli uomini. Quasi che la poesia fosse una mappa variopinta di sensazioni e di emozioni da seguire e vivere. La poesia, unica lingua dei viandanti.

    Teresa Averta non è solo creatrice di poesia. Teresa è lei stessa poesia, laddove per poesia si intenda purezza del vivere, riflessione e meditazione in compagnia del creato, assaporare e interiorizzare la magia della vita. Che non si disperde nelle futilità ma si ritrova nella ricerca del senso e nella capacità di trasformare il male in bene.

    Nei versi di Teresa si avverte una stupenda tenerezza, una singolare innocenza, un’attesa di vivere appieno la propria esistenza assaporandone ogni infinitesimale frammento d’anima.

    Se la letteratura è vita, la poesia lo è ancor di più, poiché non è altro che la rappresentazione scritta della nostra intima essenza. Riflesso del cuore in un unico battito universale. Rappresentazione immediata della percezione dell’occhio interiore. In quel preciso momento in cui ci si libera da ogni vincolo mentale e morale, mettendo da parte la razionalità, si diventa finalmente se stessi nella maniera più autentica e pura. Ed è in quel momento che nasce la magia e si ottiene anche il raggiungimento della felicità. Improvvisamente ci si sente trasportati tra i versi, ci sembra quasi di fluttuare nell’aria, di prendere il volo tra le parole e l’infinito. Le parole: non sono più soltanto parole ma energia pura, piacere sublime, essenza di emozioni, profumo di eternità. La vita diventa luminosa, di una luminosità mai vista prima.

    La finestra dei pensieri è un viaggio letterario e spirituale che trasmette una grande sensibilità interiore, una geografia poetica che accompagna i lettori, in maniera serena e curiosa, audace e misteriosa, in mondi altri e verso nuovi orizzonti da scoprire.

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    Pordenone Castelli

    Il libro di Pordenone Castelli è:un viaggio inusuale e coinvolgente alla scoperta dei principali castelli della Provincia di Pordenone.un confronto generazionale padre/figlio vissuto tra pittura e poesia.un connubio di sensi, ad ogni dipinto la sua poesia, ad ogni poesia il suo dipinto, con l’intento di enfatizzare le emozioni e le sensazioni.una breve guida con note storiche e di posizione, co... Altro...

    Il libro di Pordenone Castelli è:

    un viaggio inusuale e coinvolgente alla scoperta dei principali castelli della Provincia di Pordenone.

    un confronto generazionale padre/figlio vissuto tra pittura e poesia.

    un connubio di sensi, ad ogni dipinto la sua poesia, ad ogni poesia il suo dipinto, con l’intento di enfatizzare le emozioni e le sensazioni.

    una breve guida con note storiche e di posizione, comoda per la visita dei castelli.

    Per maggiori informazioni visita: https://www.ilfotomatico.com/pordenone-castelli-libro/

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    IN CAMMINO CON IL CUORE

    In cammino con il cuore è un libro di poesie in cui regna un universo intimo e passionale, una miriade di emozioni che si imprimono sulle pagine bianche e danno vita ad un sogno. In questa raccolta di poesie, Teresa Averta sublime autrice di talento, ci regala momenti di riflessione, di spiritualità e di drammatico coinvolgimento, attraverso le sue parole e le sensazioni che riesce a trasmettere... Altro...

    In cammino con il cuore è un libro di poesie in cui regna un universo intimo e passionale, una miriade di emozioni che si imprimono sulle pagine bianche e danno vita ad un sogno. In questa raccolta di poesie, Teresa Averta sublime autrice di talento, ci regala momenti di riflessione, di spiritualità e di drammatico coinvolgimento, attraverso le sue parole e le sensazioni che riesce a trasmettere in maniera unica e naturale. Il lungo cammino intrapreso fin da fanciulla conduce il lettore attraverso mondi fatti da emozioni, gioie, dolori e riflessioni. Pensieri che viaggiano veloci in spazi profondi, in luoghi fantastici, esplodendo in una selva di sensazioni che abbracciano la vita di ogni persona. Poesie che nascono dal cuore di un'instancabile sognatrice, dai suoi sogni e dall'esperienza che ha formato la sua persona. L'universo di Teresa Averta è alla portata di tutti, tra le pagine di questo magico libro e della sua poesia... che viaggia a battito di cuore.

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    IL CANTO DELL'ANIMA

    "Il canto dell'anima", soave titolo che apre le porte a un preludio di un viaggio interiore che ha fatto Teresa Averta seguendo il filo rosso che collega il proprio io - prensile, sensibilissimo, aperto al dialogo con gli altri e con l'io più nascosto - e il vivere la quotidianità come tramite per sentirsi donna, per realizzare quella missione che ognuno di noi, nonostante tutto, è chiamato a s... Altro...

    "Il canto dell'anima", soave titolo che apre le porte a un preludio di un viaggio interiore che ha fatto Teresa Averta seguendo il filo rosso che collega il proprio io - prensile, sensibilissimo, aperto al dialogo con gli altri e con l'io più nascosto - e il vivere la quotidianità come tramite per sentirsi donna, per realizzare quella missione che ognuno di noi, nonostante tutto, è chiamato a svolgere nel corso degli anni. Niente in questo volume è lasciato al caso o all'improvvisazione. C'è la sua anima in questi dolcissimi versi, e anche l'essenza di una donna e di una poetessa che vuole mettersi in discussione, aprirsi, confidare agli altri quanto vive in lei: gioie, dolori, felicità, delusione, malinconie, nostalgia, certezze, attese.

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    L'ospite di sé stesso

    L'ospite di sé stesso è una raccolta di poesie che ha come perni tematici lo spazio e il rapporto di convivenza tra i popoli. Nell'introduzione si legge " La poesia ha la capacità di creare uno spazio di relazione basato sulla condivisione e sulla percezione dell'altro, è ostile alle dinamiche di sottomissione e utilitarismo, e allontana la paura del vuoto e della morte. Per questo motivo è... Altro...
    L'ospite di sé stesso è una raccolta di poesie che ha come perni tematici lo spazio e il rapporto di convivenza tra i popoli. Nell'introduzione si legge " La poesia ha la capacità di creare uno spazio di relazione basato sulla condivisione e sulla percezione dell'altro, è ostile alle dinamiche di sottomissione e utilitarismo, e allontana la paura del vuoto e della morte. Per questo motivo è uno strumento prezioso per ricostruzione di tutto quello che la sistole storica innescata dalla politica ha raso al suolo", divenendo strumento di indagine del poeta e spazio di incontro per l'umanità. Riprendendo i temi della raccolta I ritorni, si delinea un'ontologia della relazione dove il singolo individuo si configura come il risultato di esperienze e relazioni che risuonano nel tempo. Traspare, in questo ciclo ( ovvero il Ciclo della stella a otto punte) poetico nato dal rapporto tra le due opere, una nuova visione della storia che fonde la visione ciclica di matrice groco-vichiana a quella lineare; il poeta, infatti, percepisce il cammino dell'umanità come un movimento di contrazione e distensione, come il movimento di sistole e diastole del cuore. Ci sono, secondo questa visione, momenti di apertura, come le rivoluzioni, che producono un avanzamento nelle arti e nei diritti civili, e momenti di chiusura, dove prevalgono spinte conservatrici. Questo serve al poeta per dire che la fase storica che siamo vivendo è di chiusura e isolamento, un isolamento inaugurato dalle politiche xenofobe antimigranti ed esasperato dalla pandemia e dai lockdown. Come per I ritorni, anche L'ospite di sé stesso è diviso seguendo un'immagine visiva di impatto, in questo caso la costellazione dell'Orsa Maggiore, le cui stelle ospitano una declinazione specifica dello spazio; spazio naturale, spazio urbano, lo spazio di relazione trai popoli, lo spazio domestico, l'universo, la parola e lo spazio vitale.

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    I ritorni – Orientarsi tra il suono dello spazio e la forma del

    I ritorni - Orientarsi tra il suono dello spazio e la forma del tempo, edita da Homo Scrivens, è la raccolta poetica d'esordio di Achille Pignatelli. L'opera è divisa in 8 sezioni legate tra loro, seguendo la struttura della rosa dei venti; l'argomento principale della silloge è il tempo, scandito nei temi: vita come viaggio, ricordo, polvere, valore del tempo, rapporto con la propria epoca, va... Altro...
    I ritorni - Orientarsi tra il suono dello spazio e la forma del tempo, edita da Homo Scrivens, è la raccolta poetica d'esordio di Achille Pignatelli. L'opera è divisa in 8 sezioni legate tra loro, seguendo la struttura della rosa dei venti; l'argomento principale della silloge è il tempo, scandito nei temi: vita come viaggio, ricordo, polvere, valore del tempo, rapporto con la propria epoca, valore delle piccole cose. "E' un'idea ingenua pensare di essere donne e uomini assoluti, distanti e distaccati da un contesto di partenza; siamo persone del nostro tempo, punto d'incontro di coordinate spaziotemporali che influenzano, se non determinano in toto, sia il nostro modo che il moto d'essere", si legge nelle prime righe dell'Introduzione; la spaziotemporalità delle nostre vite è uno dei concetti alla base del cammino dell'opera, che è un viaggio di ritorno alla nostra vita e al tempo che ci è stato sottratto. Nella Prefazione, Silvio Perrella ci dice: "Nei ritorni di Achille agisce il suo sentimento della vita: fugacità, malinconia, ma anche necessità del fare [...] in lui ho visto convivere la convinzione dell’impegno con il soffio necessario a trasformare il mondo in espressione. Insomma: fare e insieme tradurre il fare in linguaggio. [...] I poeti sono i battezzatori del mondo. Ad ogni generazione c’è chi prova a ridare i nomi alle cose e ai sentimenti. E quanto è necessario e “politico” farlo oggi, visto che le cose sono abbandonate a se stesse e le parole muoiono o in recinti specialistici o nell’insignificanza solitaria delle retoriche. Achille Pignatelli come Atlante si mette il mondo sulle spalle e prova a rinominarlo, parola dopo parola. "

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