MI MANCHI
Ti stavo pensando,
come mi capita spesso
quando mi accorgo che devo pensarti di più;
già di più
Perché tu non sei mai un’abitudine
Perché tu sei un’attitudine
e affievolirla sarebbe un danno
ma è così forte questa rimostranza a volerti vivere
per vivere io stesso
che dentro tutte le mie solerti mestizie,
le mie irreversibili sconfitte,
io sommando tutti gli anni
dal tuo essere nata nella mia vita,
sei addivenuta il sunto
d’ogni essenza
che mi riammette
allertando le mie giovinezze
in quel tratto da vecchio
che vertigina con la tua bellezza
che spandi in uno sguardo
e m’ammanti cavaliere errato
in carezza di dama
che aggiunge tessuto nuovo
a cuore sdrucito.