La canzone di Achille-Madeline Miller
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Sono forse esagerata nel dire che 𝘓𝘢 𝘤𝘢𝘯𝘻𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘈𝘤𝘩𝘪𝘭𝘭𝘦 sia il libro più suggerito del 2021?
BookTok, Instagram, YouTube, ho sentito parlare di questo libro su ogni piattaforma, tanto da convincermi anch'io a immergermi in quest'appasionante viaggio nell'antica Grecia. Ma a differenza di quanto tutti dicevano, non ho pianto come una fontana, a dire il vero non ho versato neanche una lacrima, e non perché la storia d'amore tra Achille e Patroclo non sia stata abbastanza emozionante e coinvolgente, bensì perché non sarebbe potuto esserci finale più appropriato.
Infatti, protagonista indiscusso del romanzo, oltre ai due eroi Achille e Patroclo, è il fato: i due cercano di prendere tempo fino alla fine, riuscendo a guadagnare quasi dieci anni di vita, ma nulla riesce a fermare l'inesorabile destino dei due amanti, dei Greci, dei Troiani. Infatti, quando la situazione dei Greci è ormai disperata è come se Achille e Patroclo non agissero più di propria spontanea volontà, ma come se il fato si insinuasse nei loro corpi e nelle loro azioni per portare a compimento il suo obiettivo.
In merito ai personaggi, la Miller è riuscita a caratterizzare ciascuno di loro con intensità e profondità, specialmente i due protagonisti, coinvolgendoci nel loro prezioso viaggio dalla preadolescenza all'età adulta e nella genesi e l'evoluzione del loro amore, che sono narrate con la delicatezza e naturalezza che si addicono a un sentimento così puro e intenso.
Per raccontarci tutto ciò l'autrice si affida a uno stile poetico e suggestivo, rievocando il fascino dell'antica Grecia ma allo stesso tempo mostrandoci tutta la crudeltà e l'orrore di una società così misogina.
Nel complessivo consiglio assolutamente questo libro: perfetto anche come semplice lettura estiva, poiché estremamente leggero e scorrevole, al punto che staccare gli occhi dalle pagine diventava per me sempre più difficile man mano che procedevo nella lettura, e ogni volta che dovevo interromperla non vedevo l'ora di tornare a perdermi tra le atmosfere solenni e remote dell'antica Grecia.