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Questa raccolta è un mosaico di relazioni di cura e fiducia, qui intese e intessute come rapporti di testimonianza. Sedici autori condividono esperienze, consegnano ricordi, confidano rimorsi e rimpianti, moniti e aspettative, dando forma a un toccante crocevia tra adulti e giovani, tra testimoni ed eredi (a cura di Mariapia L. Crisafulli) In questo volume racconti di Tina Emiliani, Paola Macc... Altro...Questa raccolta è un mosaico di relazioni di cura e fiducia, qui intese e intessute come rapporti di testimonianza. Sedici autori condividono esperienze, consegnano ricordi, confidano rimorsi e rimpianti, moniti e aspettative, dando forma a un toccante crocevia tra adulti e giovani, tra testimoni ed eredi (a cura di Mariapia L. Crisafulli) In questo volume racconti di Tina Emiliani, Paola Maccioni, Antonio Rende, Chiara Rossi, Anna Fresu, Salvatore La Moglie, Angela Lo Passo, Marina Nasti, Alessandro Tessari, Bonifacio Vincenzi, Germano Innocenti, Antonio Vanni, Silvano Trevisani, Filippo Brianni, Cinzia Aloisi, Fulvia Fiorino Dotoli.
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La vita là fuori
La poesia della Crisafulli muove da quello smarrimento d'identità già denunciato da Pier Paolo Pasolini che troverà un suo coerente sviluppo all'interno della silloge, dove si muove una folla di persone anonime, di clochard e derelitti, sui cui volti l'autrice scorge “tutto l'umano che conosco”, cioè quell' integrità etica ed innocenza vitale, se non anche “storica”, che li distinguon... Altro...La poesia della Crisafulli muove da quello smarrimento d'identità già denunciato da Pier Paolo Pasolini che troverà un suo coerente sviluppo all'interno della silloge, dove si muove una folla di persone anonime, di clochard e derelitti, sui cui volti l'autrice scorge “tutto l'umano che conosco”, cioè quell' integrità etica ed innocenza vitale, se non anche “storica”, che li distinguono dai potenti del mondo, fabbricanti impudichi di storie di guerre, di terrore e di morte. [...] Così empatico è nella scrittrice tale sentimento di compartecipazione che non credo di arrischiare troppo nel definire quella della Crisafulli una silloge d'amore, quale sentimento implicitante svariate sfumature, a partire da quello del rapporto a due, passionale fino allo sfinimento degli ego individuali, per poi irraggiarsi verso tutti gli altri, siano essi vivi o morti, verso gli oggetti, i luoghi, la poesia. (Dalla Prefazione di Franca Alaimo)
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