Francesco Enia, Atlante delle inquietudini, Edizioni Ares
Gli scoop, gli incontri e i sogni di Ismaele, fotoreporter siciliano che indaga la realtà attraverso la sua macchina fotografica: i carri armati sovietici a Praga nel 68, il massacro degli studenti in piazza Tienanmen nell’89, le bombe su Bagdad nel 91e altre pagine calde del secondo Novecento, ma anche l’amore fulmineo e subito bruciato con Laura…
In parallelo l’irrequieta Helen che abbandona Pechino quando scopre i legami tra la mafia cinese e la repressione degli universitari e si rifugia a Oporto.
Queste due vite fuggiasche si intrecciano alla ricerca di un posto in cui fermarsi: forse non risolveranno il dilemma del dolore ma potranno farsi compagnia nel viaggio della vita.
Sulla forza evocativa di questo romanzo si sofferma il celebre fotografo Tony Gentile nell’Invito alla lettura: «La scrittura di Francesco Enia è altamente fotografica: a tratti leggiamo elenchi di visioni descritte in maniera così dettagliata, sintetica e ritmata che, chiudendo gli occhi, riusciamo a immaginarle come vere e proprie istantanee».