Nell'iride spicca il tagliola feritoia di velluto,lo smeriglio di lucerne.Sembiante la crepad'ossidianaal fondo dell'imbuto,il baco pescoalla cuna di lìlac.Nel lezzo della grondauna radura inerte,si dislega la torma di riccinella minugia dello spino,di violati simulacri,nel portento della nuvolagliasi sfila il fuoco della torcia.Un profumo di lattesi schiara tra i denti,l'aroma di cenere di ... Altro...
Nell'iride spicca il taglio
la feritoia di velluto,
lo smeriglio di lucerne.
Sembiante la crepa
d'ossidiana
al fondo dell'imbuto,
il baco pesco
alla cuna di lìlac.
Nel lezzo della gronda
una radura inerte,
si dislega la torma di ricci
nella minugia dello spino,
di violati simulacri,
nel portento della nuvolaglia
si sfila il fuoco della torcia.
Un profumo di latte
si schiara tra i denti,
l'aroma di cenere
di baci accollati
s'abbuia nella falce
di luna rossa.
Nell'ombrìa del sopraccièlo
màrmore, un istrice s'allinea
all'acquitrino tosco,
nella vertebra di torba
un ricordo di colori.
Thea Matera ©️
(NO TO WAR, YES TO DREAMS)
(Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " - Amazon.it, Copyright 2022©️)
Selezionato al Salone internazionale del libro di Torino