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    LA COSTANTE DELLA MIMOSA

    Tra ruderi intatti e guscibianchi di folte vignefioriscono le crepe denudate,dissolvono le terminate rùggie.Nel ghiribizzo di magnolie,nella mèstica di rosesu tovaglie disadorne,brillano resupini gambi di grafitein ceste di panaie,riemergono lamine di berillioin serti di viole,ravviano gerle di pane,le pregiate porcellane,nello zendale ampiodi asperèlle e tulipani.Nei vialetti di fogliesi ... Altro...

    Tra ruderi intatti e gusci

    bianchi di folte vigne

    fioriscono le crepe denudate,

    dissolvono le terminate rùggie.

    Nel ghiribizzo di magnolie,

    nella mèstica di rose

    su tovaglie disadorne,

    brillano resupini gambi 

    di grafite

    in ceste di panaie,

    riemergono lamine di berillio

    in serti di viole,

    ravviano gerle di pane,

    le pregiate porcellane,

    nello zendale ampio

    di asperèlle e tulipani.

    Nei vialetti di foglie

    si disfano trame di corvi

    dopo il fuoco del tramonto,

    il pomo corvino ricade

    fra minuzzoli di lana,

    e la maglia lisa profuma 

    di lavanda,

    di marsiglia nei cassetti 

    e sui guanciali,

    come un tempo i panni 

    nei lavatoi,

    le stoffe di seta e 

    di cotone delle spose.

    Nel rezzo salmastro 

    di fogliami

    mi sfiora le mani 

    un compìto cenno,

    si spalanca sul petto 

    di campi verditi

    un giaciglio di Mimose.

    Thea Matera ©️

    (8 MARZO, FESTA DELLA DONNA)

    (Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " -   Amazon.it, Copyright 2022©️)

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