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    IN THE SHADOW OF A SPIDER'S WEB

    Sta sul cornicioneil mimo scalzo,s'arrampica alla lunalungo alzane di fiandra,cerca a tentoni la portadella notte,il pàthos di ludiche rapsodie.Piovono sassi sopra il cuoredissecca la rosa tra le labbra,l'occhiale sbilencorifrange il pergolato.La sfera piramidalesi finge in corde d'arpa,si moltiplica l'ederadans la mémoire,il bacio brevedel Coup de Théâtre.Sorseggi l'ultimo verbodell'Elegia ka... Altro...

    Sta sul cornicione

    il mimo scalzo,

    s'arrampica alla luna

    lungo alzane di fiandra,

    cerca a tentoni la porta

    della notte,

    il pàthos di ludiche rapsodie.

    Piovono sassi sopra il cuore

    dissecca la rosa tra le labbra,

    l'occhiale sbilenco

    rifrange il pergolato.

    La sfera piramidale

    si finge in corde d'arpa,

    si moltiplica l'edera

    dans la mémoire,

    il bacio breve

    del Coup de Théâtre.

    Sorseggi l'ultimo verbo

    dell'Elegia kafkiana,

    il morfema singolare si discosta

    dalla scomposizione postuma

    della Querelle des Anciens

    et des Modernes,

    e nella feritoia estetica 

    s'impaglia lo screzio dell'alveare.

    Che sia silenzio o sospensione

    la proporzione fra due tempi,

    dell'erba falciata nell'inéclos

    della pescaia,

    di pendole appoggiate alle pareti,

    mal s'accorda il disadorno vischio.

    Ti fanno strie sul capo

    le righe di pencole persiane,

    le nervature di avite case,

    il florilegio sui nenuferi

    bluastri della scacchiera,

    sullo strapiombo.

    Thea Matera©️

    Dal libro:"CARTEGGI PERPENDICOLARI ", Amazon.it

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