malattia
Storie recenti
-
in PoesiaL’INNESCO Il pensiero è così potente, ferma il tempo. Non voglio pensarci! I rumori si fanno pressanti, lei, &n... Altro...L’INNESCO Il pensiero è così potente, ferma il tempo. Non voglio pensarci! I rumori si fanno pressanti, lei, la mia glock, è lì sul tavolo ed io l'ammiro. Un rivolo di sole penetra dalla persiana e la illumina come a dire "Eccomi, oggi è il tuo giorno" Ed io ci penso, sul serio, se far udire alla stanza quel click. Tic Tac, Tic Tac...DRIIIIIIIN Il timer del forno mi risveglia dai pensieri intrusivi della mattina. io non lo farò oggi, non lo farò in uno sporco monolocale da tossico, non lo farò sparandomi alla testa o legandomi a quel traliccio. Il pensiero è forte, ma io sono coraggiosa, non lo farò né oggi né mai, s perché ci vuole più coraggio a vivere una vita così complessa che sparire dall'universo. Ad un tratto il gatto spalanca la persiana con una zampina, ancora così piccola da far tenerezza. Ed è la tenerezza della sua zampina, unita alla valanga di luce solare, che mi riportano lontano dall'Ade. Una luce calda, amabile, gioiosa. La gioia, che non so cosa sia, fa capolino dalla mia finestra. Ed io resto immobile, scaldandomi l'epidermide, convinta che oggi non lo farò.
-
in Poesia
I SORRISI DEL CUORE
Ti guardo o madre,mentre attraversi la notte dell’anima,o donna che viaggi tra parole distratte,muti silenzi e reminiscenze in bilico;ti guardomentre scivoli come una biscia altrove,ti giri e ti rigiri in quel fiume di nebbiache porta il pensiero in ogni dove.Ti guardonell’immobile giorno che muore,abbraccio il tuo buio straziantema poi c’è l’alba… e la luce si muove.Lotta con me o guer... Altro...Ti guardo o madre,
mentre attraversi la notte dell’anima,
o donna che viaggi tra parole distratte,
muti silenzi e reminiscenze in bilico;
ti guardo
mentre scivoli come una biscia altrove,
ti giri e ti rigiri in quel fiume di nebbia
che porta il pensiero in ogni dove.
Ti guardo
nell’immobile giorno che muore,
abbraccio il tuo buio straziante
ma poi c’è l’alba… e la luce si muove.
Lotta con me o guerriera
ché ancora non hai perso,
occhi di sogno, guardami!
Non aver paura, non aver paura!
Ricolmami di speranza e di fiori
aprimi la porta e spandi profumo
mentre ti insemino la gioia,
ti prego fammi entrare, non lasciarmi fuori.
I miei versi dolenti fanno male…
trafiggono l’anima come pugnali
ma non c’è croce, né martirio
che non sia bagnato di dolore.
Nel mio triste spasimo
aggrappati al mio amore
e se ti amo così male,
perdona il mio povero cuore
in questa calma stupita
fatta di assenza di voci,
far urlare il mio cuore
è strappare la vita.
Poggia su di me il tuo capo,
lasciati dietro le ombre della sera,
posalo dolcemente sul mio petto,
lo accarezzerò come una preghiera.
Sentirai leggero il battito della vita,
potrai riposare dalle fatiche dei giorni.
Non angosciarti se non ricordi le ore
l’amore non dimentica il tempo…
e non nascondere i tuoi occhi di luce
ma lasciali solo per me
quando avranno voglia di piangere
io sarò sempre con te.
Tienimi stretta, stretta
dentro il palmo della tua mano,
è lì che troverai la forza,
la vita, e il domani…
amo i tuoi smarrimenti,
la tua tenacia e la direzione
ostinata e contraria alla mia
ma ci ritroveremo sempre
sul filo di una poesia.
Madre potrei narrarti
il nostro romanzo d’amore
e incidere dentro, a fuoco, l’infinito
ma temo che l’inverno sia alle porte,
torneranno il vento, la pioggia,
la tempesta e le parole…
tornerà l’azzurro, la gioia, l’allegria
e tu sarai più bella del sole,
tornerà la felicità che spazzerà via
la tristezza e resteranno i sorrisi,
i sorrisi del cuore.
Lascia un commentoAnnulla risposta