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NEL SILENZIO DEL MIO CUORE

Taci o rumore,

che vieni dalla terra,

terremoto di parole

dell’uomo contro l’uomo

senza fine.

Taci…ti prego!

Me ne vado,

mi allontano,

adagio,

per disperderti

e metto radici come albero nella foresta

per ascoltare voci nuove:

il fruscio del vento tra le foglie,

l’urlo della tempesta sulle nuvole,

il grido dell’aquila che vola alto…

evocandomi la libertà

nel frastuono del mio silenzio,

dove nascondo le mie lotte,

le mie angosce,

le mie ferite non dimenticate.

Solo quando il silenzio

metterà punti e virgole

sulla strada del mio pensiero,

fuggiranno via le mie paure,

le mie ipocondrie,

i miei ricordi amari,

i miei impossibili desideri.

Solo allora,

non temerò il silenzio

come prezzo della solitudine,

ma sarà canto di gioia nuova,

dolce voce di conquista.

Musica che invita a Vivere

non più sopra o sotto i limiti

ma oltre il rumore del dolore,

attraversando piano

umili note di sofferenza.

Se imparo ad ascoltare,

il mio silenzio…

saprò quante cose avrà da dirmi.

Mi mostrerà ciò che pensavo 

di aver perso, ma che in fondo

avevo solo nascosto più sotto di me.

Né l’odio né l’indifferenza

né l’invidia né la morte

avranno più voce

solo l’amore

nel silenzio del mio cuore.

 

Teresa Averta

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