Se tu fossi un bambino, ti direi che anche a noi grandi piace ascoltare le fiabe e dipingere arcobaleni quando dal cielo piovono lacrime d’incertezza.
Le vedi le nuvole? Sembrano fiocchi di lana pronti ad assorbirle.
Se tu fossi un bambino, ti chiederei di cantarmi la canzone che più ti piace per inanellare le ore in una ghirlanda musicale da appendere alla porta, dove non suona più nessuno.
Se tu fossi un bambino, ti suggerirei che l’amore ci salva con un paio di ali, pronto a farci volare.
Se tu fossi un bambino, insieme ascolteremmo i passi della città deserta mentre il cuore le batte all’impazzata e spera.
Se tu fossi un bambino, balleremmo al suono delle campane sfiorandoci le spalle in un giorno qualunque senza pronunciare promesse.
Se tu fossi un bambino, dormirei accanto a te per ridere come fa il mare prima di tremare, perché non si può essere troppo seri nel tentativo di custodire il sole.
Se tu fossi un bambino, accenderemmo il lume della creatività per regalare al mondo parole specchiate di felicità.
Se tu fossi un bambino, saliremmo sull’altalena del presente in questa gabbia che a volte non ci fa respirare e soffieremmo forte forte per far uscire la paura.
Se tu fossi un bambino, mi lascerei abbracciare da te così come la primavera avvolge e accarezza i fiori di mandorlo e pesco, di profumata bellezza.
Se tu fossi un bambino, ti spiegherei che sei un perfetto compagno di giochi alla mia età e che hai braccia così forti per far dimenticare.
Come i marinai, avremo sempre il nostro porto di coccole e lì saremo sempre a casa!