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in Fantasy
CARISSIMO PINOCCHIO…
FATINA: -Mio carissimo Pinocchio lo sai che se dici bugie ti cresce il naso e diventi nuovamente un burattino… ahahaha… che cosa mi combini!PINOCCHIO: -Innanzi tutto non dico solo bugie, molte volte dico bugie, che non è la stessa cosa, poi io, a mio avviso, sono l’uomo (anche se non sono un uomo ma un burattino) più trasparente del mondo.FATINA: -In questo periodo non sei stato il massimo... Altro...FATINA: -Mio carissimo Pinocchio lo sai che se dici bugie ti cresce il naso e diventi nuovamente un burattino… ahahaha… che cosa mi combini!
PINOCCHIO: -Innanzi tutto non dico solo bugie, molte volte dico bugie, che non è la stessa cosa, poi io, a mio avviso, sono l’uomo (anche se non sono un uomo ma un burattino) più trasparente del mondo.
FATINA: -In questo periodo non sei stato il massimo della trasparenza!
PINOCCHIO: -Hai ragione fatina mia, con gli altri forse…non so…ma con te che mi vuoi bene….
FATINA: -Ricorda piccolino mio: prima vengono i sorrisi, poi le bugie… “Bontà di vita e onestà di bocca, assai vale e poco costa.”
PINOCCHIO: -Alcune volte dico bugie per timidezza, perché non ho il coraggio di dire le cose come stanno… in questi casi non mi sembra che la bugia sia propriamente un peccato.
FATINA: -si si vabbè… Beh, l’ottavo comandamento recita: non dire falsa testimonianza, questo non si può negarlo, inoltre dire una bugia è sempre una mistificazione della realtà. E ti ricordo ancora: non sfidarmi con il tuo orgoglio, e malafede, perché in questi casi l’indifferenza sarà da parte mia la medicina più amara e acerba.
Con immutato affetto dalla tua fatina!
MORALE DELLA FAVOLA: “La fiducia nella bontà altrui è una notevole testimonianza della propria bontà.”
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in Poesia
UOMO
Anche tu sei un pugno di terra.Sei carne e sangue di passaggio.Cammini come chi cerca la vita,a tentoni attraversa l’esistenzaattendi, in silenzio, la morte sulla porta.Respiri vento ti emozioni e taci.Stringi le mani e il dolorelasci andare tetti ed amori.Sei solo! Solo! Solo!Dentro di te…sale la rabbia prepotenteche ti ha svegliatoe ti ha dato un mondoche non volevi.Che pretendevi?Uomo.Anche... Altro...Anche tu sei un pugno di terra.
Sei carne e sangue di passaggio.
Cammini come chi cerca la vita,
a tentoni attraversa l’esistenza
attendi, in silenzio, la morte sulla porta.
Respiri vento ti emozioni e taci.
Stringi le mani e il dolore
lasci andare tetti ed amori.
Sei solo! Solo! Solo!
Dentro di te…
sale la rabbia prepotente
che ti ha svegliato
e ti ha dato un mondo
che non volevi.
Che pretendevi?
Uomo.
Anche tu sei un pugno di terra.
Teresa Averta
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in Poesia
UNO QUALUNQUE
Non ti arrampicaresui mari della lunadove i craterihan voragini antiche.Non scalare montagnealtissime se non haipiedi di ferro.Non andare nel boscodi sera,niente è come sembradi giorno.Non guardarel’erba migliorema coltiva la tuacon amore.Non accendereincenso chè ha fumoma conserva il profumodi un fiore.Non inseguire corviassetatiti succhierebbero il sanguea tua insaputa.Vorrei dirti che sbagl... Altro...Non ti arrampicare
sui mari della luna
dove i crateri
han voragini antiche.
Non scalare montagne
altissime se non hai
piedi di ferro.
Non andare nel bosco
di sera,
niente è come sembra
di giorno.
Non guardare
l’erba migliore
ma coltiva la tua
con amore.
Non accendere
incenso chè ha fumo
ma conserva il profumo
di un fiore.
Non inseguire corvi
assetati
ti succhierebbero il sangue
a tua insaputa.
Vorrei dirti che sbagli
ma poi so che sbadigli…
e non oso spezzarti
la strada tortuosa.
Ma se nei tuoi ricordi
mi hai incontrato
poi, però fermati!
Non te lo meriti!
Non ti meriti, proprio
di essere uno qualunque!
Uno qualunque si fregia
di essere sulla crosta terrestre?
Sì, se con una mano
può toccare il cielo,
ma se non ci arriva,
non è colpa sua!
Allora, non cadere
nella trappola
dei falsi abissi.
Tu non sei il dolore
che hai vissuto
o il sogno
che hai lasciato a mezza via.
Ti è mancata la forza
a scavalcare i tuoi limiti
e non hai bisogno di un premio
che colmi il vuoto
che hai dentro…
avresti sete sempre
sete di vita interiore.
Non riempirti gli occhi
di sciocche promesse
ma trova il coraggio
e rialzati in piedi!
Non ti affiancare a lumi
e candele,
destinati a spegnersi
prima di un tuo respiro.
Cerca la luce,
ma cercala dentro
nei silenzi più forti
celati nel cuore.
Passa se puoi,
dalla personalità
all’anima
è lì che risorge
la gioia dal vuoto.
Non negare a te stesso
Il vero splendore
che nasce
da un uomo vestito di niente.
Teresa Averta
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in Poesia
IL MIO BORGO NATIO
Tra i vicoli di questo Borgomemoria viva passeggia.Fu come un vecchio sospiroche la gioia improvvisa esplose dal mio petto.Battiti e passi allo stesso ritmo sentoil sole bacia la terra e quell’ombre seguo da giorni.Non ebbi io mai sì fatta felicità,né averla ancora dalla vita spero.Fanciulla e spensierata ero quella volta,e ora malata sono di ignota nostalgia.Tra le antiche strade del Borgoil... Altro...Tra i vicoli di questo Borgo
memoria viva passeggia.
Fu come un vecchio sospiro
che la gioia improvvisa esplose dal mio petto.
Battiti e passi allo stesso ritmo sento
il sole bacia la terra e quell’ombre seguo da giorni.
Non ebbi io mai sì fatta felicità,
né averla ancora dalla vita spero.
Fanciulla e spensierata ero quella volta,
e ora malata sono di ignota nostalgia.
Tra le antiche strade del Borgo
il desiderio ardente mi strappa quel sospiro
che fan fatica anche i polmoni a respirare.
Libero la voglia nella dolce danza del tempo
d’infanzia e giovinezza, e vedo poche case sparse,
arrampicate sul corpo nudo della mia vecchia collina,
tra alberi folti e disadorni e profumate chiese d’incenso.
Lì sorge il mio antico Borgo prospero di storia e misteri,
pietra su pietra scolpita è la vita di tutti.
La fede e le campane squillano come il vino ed il pane,
come i bimbi e le donne si annidano così rondini e rondinelle.
Si amano il cielo e le stelle in questo borgo dove asciugo ancora il mio sudore.
In un cantuccio, ahimè, lasciavo al cuore azzurro spiraglio,
per contemplare presso di me, “il nuovo infinito”
l’inattesa e sospirata gioia di non esser più io,
d’essere soltanto: una creatura fra gli uomini, una donna.
Un essere umano che brama di viver come si vive.
Note di musica nuova o ritrovo di eco perduta
di pezzi di giovinezza smarrita per le vie del Borgo, mutate,
come mutato son io poeta d’altri tempi.
Sulle mura del castello vado scrivendo la storia che non cambia,
sulle vecchie e desolate case dipingo angeli senz’ali.
Sugli uomini e i mestieri, sui giardini e sui bambini
è scesa la polvere che avvolge le cose finite.
Le onde del mare si son fermate ad aspettare
il mio sospiro duro e lungo in un mondo che non è più il mio.
E morte m’attende in queste contrade
ma prima di rivedere l’alba eterna,
di giovinezza mi voglio vestire e chiedere il permesso a Dio
di respirare ancora il mio borgo natio.
T. Averta
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in Poesia
IN CAMMINO CON IL CUORE
In cammino con il cuore è un libro di poesie in cui regna un universo intimo e passionale, una miriade di emozioni che si imprimono sulle pagine bianche e danno vita ad un sogno. In questa raccolta di poesie, Teresa Averta sublime autrice di talento, ci regala momenti di riflessione, di spiritualità e di drammatico coinvolgimento, attraverso le sue parole e le sensazioni che riesce a trasmettere... Altro...In cammino con il cuore è un libro di poesie in cui regna un universo intimo e passionale, una miriade di emozioni che si imprimono sulle pagine bianche e danno vita ad un sogno. In questa raccolta di poesie, Teresa Averta sublime autrice di talento, ci regala momenti di riflessione, di spiritualità e di drammatico coinvolgimento, attraverso le sue parole e le sensazioni che riesce a trasmettere in maniera unica e naturale. Il lungo cammino intrapreso fin da fanciulla conduce il lettore attraverso mondi fatti da emozioni, gioie, dolori e riflessioni. Pensieri che viaggiano veloci in spazi profondi, in luoghi fantastici, esplodendo in una selva di sensazioni che abbracciano la vita di ogni persona. Poesie che nascono dal cuore di un'instancabile sognatrice, dai suoi sogni e dall'esperienza che ha formato la sua persona. L'universo di Teresa Averta è alla portata di tutti, tra le pagine di questo magico libro e della sua poesia... che viaggia a battito di cuore.
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in Romanzo
PICCOLE DONNE
Ho letto PICCOLE DONNE e lo rileggerei ancora e poi ancora perché mi è piaciuto molto.È il più famoso romanzo di Louisa May Alcott, bravissima scrittrice statunitense, che ha pubblicato inizialmente in due volumi, il primo nel 1868 e il secondo nel 1869, negli Stati Uniti con il titolo Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy. Amo e ho amato questo libro che tengo, gelosamente, custodito nella ... Altro...Ho letto PICCOLE DONNE e lo rileggerei ancora e poi ancora perché mi è piaciuto molto.
È il più famoso romanzo di Louisa May Alcott, bravissima scrittrice statunitense, che ha pubblicato inizialmente in due volumi, il primo nel 1868 e il secondo nel 1869, negli Stati Uniti con il titolo Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy. Amo e ho amato questo libro che tengo, gelosamente, custodito nella mia piccola biblioteca perché mi ha appassionato molto suscitandomi forti emozioni.
Ho sognato insieme con Louisa in questa stupenda storia, ambientata nel mezzo della Guerra di Secessione Americana e incentrata sulle piccole donne di casa March, Meg, Jo, Amy e Beth, che hanno condotto una vita serena, tranquilla fino a quando il padre non fu costretto a partire per il fronte, lasciandole sole con la moglie e la governante.
Un racconto intrecciato di aspirazioni, sentimenti e difficoltà familiari a causa delle ristrettezze economiche, dove i protagonisti riescono a combattere le “miserie quotidiane” ma non a uscirne mortificate da questo stato precario di cose. Il loro legame è più forte di tutto.
La solidità del loro rapporto di sangue è il risultato di una combinazione perfetta tra personalità completamente differenti e un equilibrio di intenti che le porterà lontano e qualcuna anche al successo sociale.
RECENSIONE DEL LIBRO
Piccole donne di Louisa May Alcott
Le protagoniste e i personaggi di Piccole donne
Meg, la primogenita, è il punto di riferimento principale per le altre sorelle. È bella, dolce e socievole, e anche abbastanza ambiziosa.
Decisamente l’opposto è la secondogenita, Jo: anticonformista, tenace, intuitiva e impulsiva. Considerata l’eroina indiscussa del romanzo e alter ego della stessa Alcott, Jo nutre una passione per i libri, per la letteratura e sogna di diventare un giorno scrittrice (come me). Ecco perché questo amabile romanzo ha lasciato un segno nella mia anima: mi sono rispecchiata nel suo personaggio e ho volato sulle ali dell’immaginazione e della fantasia.
Poi c’è la piccola Beth, ragazza timida e generosa, sensibile ma poco incline alla compagnia esterna alla famiglia, tanto da non riuscire a socializzare con nessuno al di fuori dei contatti più stretti e cari.
L’ultima è la piccola Amy, bambina vispa e vivace, la cui spiccata vanità la porta ad apparire a volte esuberante e altezzosa.
In realtà, le sorelle di Piccole donne sono tutte simpatiche a modo loro e la differenza le arricchisce.
Chi fa da collante tra le quattro è la signora March, madre sempre attenta, premurosa e presente, delicata e intelligente perché sa come lasciare spazio e concedere autonomia alle proprie figlie, permettendo loro di vivere liberamente le proprie esperienze al fine di farle crescere serenamente e responsabilmente.
Completano la storia altri personaggi come la bisbetica zia March, il burbero signor Laurence e suo nipote Laurie, vicino di casa e amico fidato delle sorelle March.
Insomma, un cast super social, come diremmo oggi, da seguire dall’inizio fino alla fine del romanzo, con il fiato sospeso.
I valori espressi in Piccole Donne
È proprio in una frase uscita dalla bocca matura e consapevole dalla saggia Meg che è racchiuso tutto il senso del libro:
«L’inverno sarà difficile per tutti e non dovremmo spendere denaro in cose futili, quando i nostri uomini stanno soffrendo in guerra. Noi non possiamo fare molto, ma possiamo contribuire con qualche piccolo sacrificio e dovremmo farlo volentieri.»
Dunque, è necessario crescere con sani e buoni valori se si vuole diventare grandi in ogni senso. È questa l’educazione che la signora March ha trasmesso alle proprie figlie, consentendo loro di affrontare le avversità della vita con maturità, aiutandosi reciprocamente, nonostante la diversità del loro carattere e della loro personalità.
Nonostante le precarietà economiche, ognuna delle quattro sorelle tenta di coltivare le proprie passioni come la musica, la pittura e la scrittura, soprattutto in un’epoca non affatto progressista e piuttosto incline a supportare un mondo “fatto di soli uomini”.
«Gli uomini devono lavorare e le donne si sposano per denaro. È un mondo orribilmente ingiusto.»
Questa volontà di ribellarsi alle convenzioni trova la sua realizzazione nel personaggio di Jo. Anticonformista per eccellenza, come ho già detto; è lei che più di tutte combatte contro la volontà comune nel vedere le donne relegate a un ruolo secondario.
In questo libro c’è amore, fratellanza, inclusione, pari opportunità, rispetto, educazione, arte… quindi per la varietà e l’importanza dei temi trattati, il libro della Alcott appare decisamente all’avanguardia rispetto all’epoca in cui è stato scritto.
L’attenzione posta sul nucleo familiare e sui valori che derivano lascia trasparire il desiderio di affermazione personale.
Perché leggere Piccole donne oggi
Piccole Donne è un libro meraviglioso da leggere, perché, attraverso la descrizione di questo affresco famigliare che abbiamo visto, l’autrice offre al lettore numerosi personaggi in cui potersi rispecchiare e notevoli spunti di riflessione, come il rifiuto degli stereotipi femminili, le restrizioni sociali e le disuguaglianze tra i generi.
Consiglierei Piccole Donne alle giovanissime di oggi, per capire come sia cambiato il mondo, ma soprattutto l’importanza di nutrire e coltivare le proprie aspirazioni e i propri sogni e portare avanti i valori e gli ideali in cui si crede, acclamandoli così forte da fare la storia, lasciando un segno indelebile nel tempo.
Il libro ebbe un successo immediato quando uscì e oggi è anche considerato un classico della letteratura per l’infanzia. Ancora lo consiglio a colleghi docenti, educatori e a coloro che si occupano di studi sulla pedagogia scolastica ed evolutiva, in quanto il tema principale del romanzo non è solo la famiglia, i figli e le loro problematiche, bensì la crescita e la trasformazione interiore da adolescenti ad adulti ed è questo risvolto etico e morale oltre che educativo e formativo a rendere il romanzo sempre nuovo e molto interessante.
Teresa Averta
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in Poesia
OMAGGIO A G. LEOPARDI DI TERESA AVERTA
https://youtu.be/gNCDdzI-FGcLascia un commentoAnnulla risposta