Affreschi campestri
Luminescente calore solare scaturiva
dal cielo vermiglio di mezz’estate.
I contadini zigzagavano nella terra
alla ricerca dell’ombra rinfrescante
che alcuni alberi donavano
con le loro folte chiome.
Nonostante il caldo soffocante,
i fanciulli giuocavano sotto il sole,
provocandolo e beffeggiandolo,
quasi a dire che i suoi raggi
nulla potevano contro la forza
dell’adolescente gioventù.
Banchetti si preparavano sotto tendoni ombreggianti,
cibi freschi, frutta di stagione e vini leggeri.
Tutta la contrada si riuniva a pranzare
dopo il duro lavoro svolto nei campi.
Poi si danzava, quasi a ringraziare Dio
per il fortunato raccolto,
o solo per dimenticare la stanchezza
accumulata nella giornata.
Erano tempi memorabili, improponibili oggi.
Smarrita la genuinità.
L’immancabile utilizzo sfrenato delle macchine
ha ucciso la semplicità dell’uomo.