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    UOMO, TU CHI SEI?

    Una è la pietrada cui parte il fortunale, del lavoro dei campi,delle donne chine, al mare.La stessa pietradivide in due la serra,ed una fertile lingua di terra.E dalla biforcazione di semenze e di sentieri si annoda  il tempo di oggi e di ieri. E da una pietra moltiplicata,affastellata una sull' altra,incuneata in maniera soppesataper poter erigere un muretto, gli uo... Altro...

    Una è la pietra

    da cui parte il fortunale, 

    del lavoro dei campi,

    delle donne chine, al mare.

    La stessa pietra

    divide in due la serra,

    ed una fertile lingua di terra.

    E dalla biforcazione 

    di semenze e di sentieri

     si annoda  il tempo di oggi e di ieri. 

    E da una pietra moltiplicata,

    affastellata una sull' altra,

    incuneata in maniera soppesata

    per poter erigere un muretto, 

    gli uomini raccontavano

    al vento il suo mistero 

    giungendo fino ad oggi

     a me, e  al mio pensiero,

    echeggiando da una  pietra

    sul gravido sentiero.

     Mi racconta la pietra 

    di quel tempo

     in cui ancora si viveva 

     di tramontane  e lunazioni 

    della secca dei frutti buoni, 

    e moltoplicando un seme 

     in Luna crescente 

    bastava alla vivenza

    di creature, nidi e campi.

    E I' uomo, credeva,

    davanti al fuoco, fra le ombre,

    all'  importanza delle proprie impronte,

    a tutto ciò che dietro di sé lasciava, 

    all' eredità di un disegno nella cava.

    E quando ci si chiedeva " UOMO, TU CHI SEI?"

    bastava respirare Ie stelle con gli dei.

    ROSITA MATERA

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