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    PORPORATA DI MARZO

    PORPORATA DI MARZOI sassi,ranicchiati,in dormiveglia,rivolgono il lato d' oro ad Est.S'  avvitano in vellutidi talli e muschi sparsi.È un velo d' acquerello l' alito del vento,carezza porporata di papaveri chiassosi.Declividove l' occhio mio si perde,umori freschi di ginestre,erba sapida in canestre.Lo stupore dell' albaporta ancora l' oro in bocca,si sfarina in rivoli di brina,resto in... Altro...

    PORPORATA DI MARZO

    I sassi,

    ranicchiati,

    in dormiveglia,

    rivolgono il lato d' oro ad Est.

    S'  avvitano in velluti

    di talli e muschi sparsi.

    È un velo d' acquerello

     l' alito del vento,

    carezza porporata di papaveri chiassosi.

    Declivi

    dove l' occhio mio si perde,

    umori freschi di ginestre,

    erba sapida in canestre.

    Lo stupore dell' alba

    porta ancora l' oro in bocca,

    si sfarina in rivoli di brina,

    resto in piedi, è già mattina.

    Il giorno è in avanzata ascesa,

    lenzuola e brina in bianca stesa

    tra verdi colate di giardini,

    nella resa tiepida di tremuli acquitrini.

    ROSITA MATERA

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