Millecinquecento frammenti di conversazioni reali e spontanee raccolte per la strada incontrando la gente costituiscono già uno straordinario campione linguistico fatto di slang, modi di dire, espressioni volgari e triviali, luoghi comuni. Ma l’autore ha fatto di più: ha utilizzato in modo creativo questo materiale (lasciandolo intatto) per realizzare 11 scenette in cui altrettanti gruppi umani danno vita a dialoghi surreali, sul filo dell’assurdo, con esiti spesso molto comici e umoristici: “lui e lui”, “lei e lei”, “lui e lei”, “pensionate”, “colleghi”, “ragazzi”, “vecchi”, “amanti”, “tata”, “occupati e disoccupati”, “sportivi”. Al termine, “gente”, il coro collettivo che rappresenta il chiacchiericcio quotidiano di tutti noi. L’opera è arricchita da 15 spassosissime tavole a carboncino dell’artista foggiana Debora Lancianese, autrice anche dell’intrigante copertina.
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