<<Siete due maree, ci hai mai pensato? Tu che sia opera della Luna, la notte, impetuosa ed inarrestabile, impudente, come quella che hai già conosciuto, dove bagnarti fino all’anima, che sappia inondare tutto lo spazio intorno a te e “tessa” – dall’unione fra “te” e “te stessa” – e rivivere tutti i tuoi momenti perfetti; Lui, una marea lenta e silenziosa, controllata dalle stelle anche di giorno, e da lui, dove possa rimanere in superficie e respirare, nuotare controcorrente, certo di saperla guidare, dirigere verso il secchiello più vicino, al riparo da sé, darle una forma che sappia riconoscere, sentire, senza accettarla mai appieno, e da lì osservarti mutare veste in balìa del tuo vento: sei marea e vento, vento soltanto per lui; Lo scoprirai da sola, danzando davanti ai suoi occhi.>>.