Respirare, piano,
gli umori di un’ alba,
cavalcare quell’ incanto
che seppe di pioggia,
e ridere,
perché a volte solletica
anche il vento,
essere quella spiga che si lascia
forgiare dal firmamento.
Struggersi per il bocciolo che non si schiude,
sentire un pianto non condiviso
tra ampi aleggi di Paradiso,
presentir le cose prima
che il corpo s’ avveda
di ciò che lo spirito
già intende e conosce.
Perdersi tra rodonee
d’ emozione
per poter comporre
un verso che non muore…
tutto questo
è esser poeta,
godere di tutto e di niente,
raccontarsi ora e per sempre,
compiere un volo di passione
solo per vedere se son nate le viole.
Sì, poeta vuol dire
cospiratore d’ ogni bellezza,
agghindarsi di sana purezza
per rialzarsi appagato e forte
là, in quella casa
che non avrà mai porte.
ROSITA MATERA
Davvero bella! Mi piace molto “agghindarsi di sana purezza!
Grazie infinite Angela! Sono lieta che ti piaccia. Un caro saluto