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LA CASA DELLA POESIA NON AVRÀ MAI PORTE

Respirare, piano,

gli umori di un’ alba,

cavalcare quell’ incanto

che seppe di pioggia,

e ridere,

perché  a volte solletica

anche il vento,

essere quella  spiga che si lascia

forgiare dal firmamento.

Struggersi per  il bocciolo che non si schiude,

sentire un pianto non condiviso

tra ampi aleggi di Paradiso,

presentir le cose prima  

che il corpo s’ avveda

di ciò  che lo spirito

già intende e conosce.

Perdersi tra rodonee

d’ emozione

per  poter comporre

un verso che non muore…

tutto questo

è esser poeta,

godere di tutto e di niente,

raccontarsi ora e per sempre,

compiere un volo di passione

solo per vedere se son nate le viole.

Sì, poeta vuol dire

cospiratore d’  ogni bellezza,

agghindarsi di sana purezza

per rialzarsi appagato e forte  

là, in quella casa

che non avrà mai porte.

ROSITA MATERA

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2 Opinioni

Sulla mia solitudine…

Non sono di sinistra e nemmeno faccio finta…