Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
dove le attese sono stagioni,
dove i giorni, le settimane,
si misurano a semine,
a venti a favore,
e a raccolti,
di tarda vendemmia.
Terra morigerata,
di panni stesi col bergamotto,
per profumare il corredo
della giovane sposa.
Terra di Santi, di eroi,
di canti e carretti,
di detti sapienti,
di merlettate nicchie,
di preci sommesse
o solo pensate,
di vicoli stretli,
in muratura di calce,
di arroventate estati
scritte in oro su selce.
Terra di archi e arcolai,
di sole e solai,
di rose e rosai,
di donne chine sull’ uscio di casa
a stender la pasta per il giorno di festa.
Terra di grano,
di piatti sbeccati.
di giare stondate,
d’olive spremute da mani sapienti:
gesti sigillati da odori e silenzi
scolpiti per sempre
nella poesia del Tempo.
ROSITA MATERA
“…Terra di canti e carretti…” Straordinaria! Una poesia che batte il tempo lento del sole e dell’attesa. Bellissima!
Grazie mille.Sono lieta che questi versi abbiano suscitato belle emozioni. Un caro saluto