In tutta questa Storia c’è un po’ di ognuno di Noi
Certe anime sono eterne nel ricordo di chi le ha amate. Mia mamma ricordava sempre questo suo fratello disperso in guerra. Aveva 21 anni, ne avrebbe avuti 100, oggi.
Mio zio era diplomato, amava tanto lo studio e voleva diventare un maestro. Partì per combattere e fu un aviatore. Lì, nei cieli di Pescara per sempre vivrà ma prima nei miei ricordi, narrati e scritti negli angoli del cuore.
Era il 31 agosto di una normale giornata balneare, le spiagge affollate di bagnanti, l’aria si riempì del rombo dei motori dei B24 Liberator americani e del suono acuto delle sirene d’allarme. Fu l’inferno; il numero dei morti del 31 agosto, in quell’unico attacco, pur non essendo mai stato accertato in via definitiva, varia da 600 a 3000.Nel bollettino di guerra n.1193 – 31 agosto “Nuove azioni sono state condotte da reparti aerei germanici contro navigli nella rada di Augusta: un mercantile di medio tonnellaggio e alcuni mezzi speciali da sbarco risultano colpiti. L’arma aerea nemica ha ieri compiuto incursioni su Civitavecchia, Decimo e nei dintorni di Napoli; attaccata ogni volta dai cacciatori italiani e germanici, che si gettavano animosamente contro i bombardieri ed i bimotori di scorta, l’aviazione avversaria perdeva nel cielo del Lazio e della Campania 40 velivoli, 10 abbattuti dalla nostra caccia, 27 da quella tedesca, 3 dalle batterie contraeree.
Bollettino n. 1194 del 1 settembre 1943: “Aeroplani nemici hanno ieri bombardato Pisa, Pescara, Salerno, Cosenza e Catanzaro causando notevoli danni e numerose vittime tra la popolazione civile. La caccia italo – tedesca ha abbattuto 4 apparecchi, altri 3 sono stati distrutti dalle batterie della difesa”.
Ti ho cercato, ti ho trovato qui, sei diventato un maestro, insegnando con la vita, quanto vale la Libertà.
La mia nonna morì di crepacuore, la mia mamma ti ha tenuto in vita oltre.
Al Milite Ignoto fu concessa la medaglia d’oro con questa motivazione: Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria.
Qualcuno conserva le tue medaglie, io il tuo valore.Difendiamo la Libertà, sempre, fino all’ultimo respiro.