Vira il giorno,
rutilante perla,
ora rotola,
ansante,
sulle ginocchia
del sole.
E tutto squilla,
suono schietto
d’un flauto d’aria
nella giornata chiara.
I contadini,
uno ad uno,
in fila,
nel cortiletto sfitto,
s’ dunano
come petali di porpora
su steli, rose appariscenti
nel garbo buono
d’un mazzolino fresco.
Ora, ammantati di gaiezza,
attorno al telo rammendato
da risa verdi
e pazienti mani,
raccontano le favole
del caminetto
per sollazzare un poco il cuore
che s’infiora come viticcio
tra gli acini enfiati
sulla tovaglia del pane quotidiano,
dove si convide il lavoro
ed i frutti dolci della terra
nella quiescenza tenue
d’un’ ottobrata in fiore.
Rosita Matera