Quel noi doveva essere un posto da raggiungere soltanto dopo aver posato la testa sul cuscino, chiuso gli occhi, tutto quello che non va, fuori da te. Un posto dove potevamo essere tutto ciò che sognavamo, senza dar spiegazioni a noi stessi, agli adulti che cerchiamo di essere ogni giorno; Dove andare al luna park insieme, fare a gara chi arriva prima, a chi si stende prima sul prato, a chi ferma una canzone che passa alla radio; Dove assaporare ogni goccia di pioggia, ogni racconto segreto, ogni confessione, ogni dolcezza, ogni fragilità; Dove ridere incuranti del tempo che resta; Dove continuare a crescere, osservare da fuori le nostre vite senza cambiare nulla, senza desiderare di farlo, senza mai aspettarci niente, senza provare a cambiarci, senza mancare una promessa, senza ferirci: solo sogni; Dove tenermi per mano; Dove tenerti per mano; Dove amarti; Dove amarmi; Dove poter essere me stessa con te senza curarmi del mio buio, la mia notte che avanza ogni volta che ti fai più vicino e ti allontani; Dove non possiamo stringerci senza essere noi; Dove te stesso è silenzio e perfino tu ti scordi finalmente le parole, smetti di aggrapparti e ti fai indifeso e mi lasci entrare. Dove non avremmo avuto bisogno di spiegare, di chiedere, di essere capiti. Dove osservarti in ogni centimetro e accarezzarti l’anima; Anima mia.