Quanti mondi è possibile attraversare, fare nostri, sentire, veder passare, impossibili da fermare, semplicemente osservando il panorama che scorre lungo il finestrino di un pullman? Sarai stato dentro a un’intera playlist, a ogni viaggio, che non è poi così lungo, eppure è già così “tanto”; “Non posso dedicarti neanche un pensiero, titolo di coda dei sogni che chiamo alla mente quasi una mattina sì e una no, tu che ti allunghi su di me per respirare lo spirito del giorno che questa volta affronteremo l’uno accanto all’altra, e che sfida averti accanto adesso. La tua mente è un intero appartamento da svuotare dalla convinzione che tutti i pezzi che potresti avere non potranno accoglierti mai al tuo ritorno; Io sono uno di quelli, che lasci alla mia vita sapendomi nella tua, come sei tu anche. Anche le ondine, tutte piene di rombi scomposti perfettamente contigui e modellabili ma che non si slegano mai, quelle le ho viste in un posto che tutti ti abitano, ma che solo io so. Ti costerò carissima la decisione di non avere atteso il tuo tempo dell’amore: ogni bacio che ricevi è il senso della passione che stavi cercando e hai amato anche quello, soprattutto quello, che era affezione e pelle, e ti si perfino premurato di amare ciò che hai ricevuto ma se è stato amore io non posso dirlo, io non posso crederlo, e neanche posso convincermene: l’amore è una polvere gravitazionale, non va mai via, nemmeno se ci soffi sopra con tutto il fiato che hai o se te ne dimentichi distratto nel corso dei giorni che non si arresta e non puoi fermare, e questo, esattamente questo mi fa paura, sapere che fra vent’anni, tu sarai ancora lì a sollevare la cornetta del telefono di una cabina pubblica sopravvissuta alle ruggini del tempo e ti aspetterai l’amore, tutto l’amore possibile, e certamente anche un cornetto e una tazza media fumante, tè per te e cappuccino per me, all’ora che preferisco e nel posto più tranquillo lì intorno, nella speranza che piova, tanto anche se fa caldissimo, stare vicini è la ricompensa per averci creduto, e la certezza che non potrà esserti negata, fin da subito, sarà la mia perfetta esimente. Se non avrai dato via, completamente disperso almeno la metà più uno di tutte le tue incontrovertibili ragioni, non aspettarti l’amore, non aspettarti un Sole rimasto dietro le nuvole per un quarto di vita: non potrà mai succedere come vorresti. <<Per me, potremmo amarci subito. Tu hai … altri impegni?>>. <<Ho avuto una vita e ce l’ho ancora, anche adesso che ti ho incontrato>>. <<Non mi hai incontrato, ci siamo ritrovati>>. <<E? Dovresti sforzarti di aggiungere qualcos’altro, tipo tutte le volte che hanno solo detto di amarti, ti hanno intrappolato in un mondo sensazionale fatto di sole sensazioni, che puntualmente poi si sono risolte in vapore e andandosene non hanno creato neanche un temporale e tu ti sei spinto così oltre da condividere comunque l’amore>>. <<E’ l’unico amore che ho conosciuto e ho amato con tutto me stesso>>. <<E hai affidato a loro i tuoi respiri puri, quelli incontrollabili, le tue ansie e le hai amate tutte e anche tutte insieme, perché tu non sai smettere di amare e le ami ancora>>. <<Non si smette di amare, anche se è finita, e per qualcuna potrebbe anche essere finito il viaggio della sua intera esistenza, e questo me l’hai insegnato tu: anche tu ami ancora, ami lui e ami anche me, nello stesso modo diverso che non sei mai riuscita a capacitarti potesse esistere e convivere nel cuore umano. C’è un amore assopito e uno che arde e vive>>. <<C’è anche un tempo finito per ognuno di essi, e non ho mai vissuto amori contemporanei>>. <<Il cuore confonde sempre tempi e momenti, ma tu stai lottando contro te stessa, contro di me non c’è niente da vincere, se non i miei sentimenti imperfetti>>. <<I sentimenti sono perfetti, l’amore è completo, nasce così, e non ha bisogno di interventi regolatori né di consigli e soprattutto non è suscettibile di indecisione>>. <<Ma la mia vita sì, e tu eri solo una ragazzina divisa tra passato e futuro, il primo che non avevi accettato e il secondo che ti ha fatto sempre paura e io in nessun posto>>. <<Io sognavo un amore giusto>>. <<Una eccezione di amore allora: oggi, tutti hanno un prima e un dopo, e tu ti troverai spessissimo in mezzo e dovrai scegliere senza poterti rifiutare di farlo>>. <<Se mi avessi scelto, avresti violato la tua regola regina: amare solo chi ami. Può sembrare una contraddizione, ma per te no: tu sei piena di si e no insieme, sono il tuo connotato di riconoscimento: sì, per questo, questo e quest’altro, no, per tutto il resto, e i forse li devi capire tu, cioè io. Questo adoro di te. Non lasci esistere niente che sia incorreggibile, aggiustabile con gli occhi del tuo amore perfetto agli occhi tuoi, e se si può correggere, allora sbagliare è più di un buon motivo. L’amore che non sbaglia mai perché di fatto non può sbagliare: se ami, non sbaglierai mai, anche se hai toppato sulle ordinazioni. Mi auguro che il gettone della tua telefonata ci faccia restare in linea ancora un po’: desidero sciorinarti tutti gli argomenti di cui sono capace perché tu possa lasciarmi amarti; Ti amo. Sì, lo so che è spiazzante>>. <<Mi ha spiazzata quando hai capito che ho fatto di tutto per impedirti di dirlo: non puoi dire qualcosa che non hai mai conosciuto, perché io, pur sapendolo, finisco per crederti, per credere a qualcosa che non esiste, ma dentro di me so benissimo che in realtà il tuo non è amore. Tu, in quello, cerchi una sicurezza e la senti solo quando ti si dona l’indonabile, ma quando lo si cerca da te, non se ne trova neanche un po’, e si inizia a sentire un freddo gelido, il freddo che scompone le tende della stanza, senza che dopo aver chiuso le finestre il calore torni a riscaldare l’ambiente. A stringere questa cornetta sono questo, un freddo gelido che soffia fin verso di te e che tu non puoi riscaldare, neanche se io lo desiderassi con tutta me stessa amandoti. Non ti ho scelto perché non potevo amarti, non potevo e non posso neanche adesso. Il gelo colpisce basso, tutt’intorno a me, si è impadronito di me, custodisce una temperatura di 180° gradi Celsius all’ombra, ciò che ero, l’energia creatrice che faceva da propulsore al mio mondo, prima della mia personalissima tempesta. Se ti avessi lasciato amarmi, sai con che uragano avresti dovuto batterti? Il mio e il tuo interiore insieme. Ti avrei fatto così male che il dolore chiuso dentro di me mi avrebbe tolto perfino quello che mi ha lasciato tenere a caro prezzo e solo per un po’; Mi fa male anche solo dirti tutto questo.>>. <<Avrei desiderato tantissimo che tu mi avessi lasciato provarti che io sono il primo guerriero del cuore: puoi distruggermi soltanto tu. Odiavi il fatto che ti aspettassi, odiavi saperlo e sentirtelo dire, ma è così. Il tuo modo perfetto di amare è il mio bisogno; Il mio modo imperfetto di amare desidera essere guarito. Ho amato e sono stato amato e non ho mai chiesto che il mio bisogno venisse curato da chi sapevo non avrebbe potuto farlo. Oggi, mi basta questo, dirti che ti amo, dirti che la mezzanotte è sempre un orario magico in cui posso sempre incontrarti, è li che ti ho incontrata in tutti i miei sogni>>. <<In quel senso pieno di contraddizioni, ti ho amato anch’io>>. <<Se adesso ti chiedessi una notte, so che non sarebbe una richiesta che potrebbe aiutarmi davvero: non potrebbe mai bastarmi, però in tanti film una notte è sufficiente, eppure so anche che per te sarebbe già troppo… quindi, cosa posso chiederti?>>.<<Di dirti che ti amo adesso, ad esempio, prima ho usato il passato>>.<<Ho già sbagliato a chiedertelo una volta, non sognerei mai di rifare l’errore ancora>>.<<Te lo ricordi?>>.<<La presunzione è una delle mie ragioni inoppugnabili, senza l’amore. Oggi, ho un po’ di tatto in più. Abbiamo finito il tempo, ma adesso so cosa dirti: avrei voluto meritarmi il tuo amore, sconfiggere le tue paure, una volta ho perfino pensato di chiederti di sposarmi, ma quello l’avevo rubato alla scena di un film in cui ti ho immaginato tutto il tempo: sono queste le cose che mi fregano, l’immaginarti ovunque: non ci siamo mai baciati, ma mi sembra che tra noi sia già successo il più inspiegabile amore, tutto l’amore che può esistere e per tutto questo tempo. Non ho idea di come sia stato possibile, sei un film d’amore e io non avevo mai neanche voluto pensare alla possibilità di un rosa; Sei un rosa che aleggia, perfino quando fisso il camino stando attento a non scottarmi>>.<<Ho sempre sognato una notte con te, e saresti pieno di regole e vincoli su tutto ciò che non potresti fare – e la prima è che non puoi avvicinarti a me -, e so che dirti questo è già un errore, so che dirti che muoio dalla voglia di stringerti, soltanto stringerti, è già un immenso errore ma…>>.<<Se non fossi a più di non so quanti Km di distanza sei da me, e fossi dietro di te, sarebbe bellissimo dirti di voltarti… sei un film, d’altronde, ti ho già detto anche questo>>.<<Tu sei il mio posto segreto, dove riverso tutto l’amore che ho dentro>>.<<Una notte>>.<<Una notte>>.