I pazzi iniziano dove finisce la loro comprensione
In coda al supermercato, un sabato pomeriggio.
Me ne stavo lì in coda al supermercato e vedevo i carrelli davanti e dietro e intorno. Ovunque carrelli. Ma cosa c'era nei carrelli? E c'era un uomo corpulento...scusate, volevo dire grasso, la mania del politicamente corretto ci ucciderà più dei trigliceridi. Ma poi voi se foste una puttana vorreste essere chiamati/te operatrice sessuale? Nel suo carrello c'erano wurstel, una montagna di wurstel. Stava parlando ad una signora lì accanto e diceva che lui adorava i wurstel. Poi stava dicendo anche che strozzerebbe il suo capo al lavoro. Deduco che scarica sui wurstel. La soluzione di trasformare il suo capo in carne da wurstel non la prendeva in considerazione. Spesso il cibo è il simbolo dell'autoflagellazione masochistica quando non riesci a essere violento con gli altri, che non è nella tua natura. Dimmi come mangi e stenderò io tuo profilo psicologico. La signora che parlava con il tipo sovrappeso era magra come un'acciuga di quelle che mettono sulle pizze il sabato sera quando danno fondo alle scatole di acciughe che hanno lì da quando c'era la lira...epperò te le vendono in euro. Lei odiava il suo capo. Cavolo, ero nel supermercato dei paria vessati da capi. Era celiaca. Nel supermarket dov'ero c'era uno scaffale intero per celiaci. E ovviamente, in coda, non si ha niente da fare, esauriti i like sui social ( lasciamoli stare per un po', magari più tardi ci sembreranno tanti, anziché vederli volta per volta che sembrano sempre pochi-tranquilli, nessuno vi vuole bene lo stesso e pochi leggono veramente quello che avete scritto, già se mettete una foto è un like sincero che significa: grazie per non aver scritto niente e avermi mandato il cervello in pappa...che in molti non si capisce la differenza fra il prima e il dopo...il cervello in pappa), che si fa? Si chiacchiera amabilmente. Mi sono fatto una cultura sui celiaci. Non è una cosa da poco essere allergici al glutine. Praticamente devi cambiare passaporto...figuriamoci, un italiano allergico alla pasta! Ma se la chiediamo anche all'estero. Persino in Cina, la chiediamo ( trova l'assurdità di quest'affermazione e vincerai la mia stima...bè, è chiaro, non voglio mandarvi il cervello in pappa, i Cinesi hanno inventato la pasta!). Questa fa il paio con quel mio amico pugliese che per fare l'arguto disse:”a me quando parlo in dialetto mi capiscono persino in Spagna”. E certo, se sei pugliese e hai avuto i Borboni. C'è pure il caffè, Borbone, al mio supermercato. Insomma la signora la capivo e la misericordiavo, senza pietismi, quelli li lascio a Salvini mentre fa la spesa tricolore all'Esselunga. M'è scappata la satira, scusate, del resto Salvini, satiricamente , è una tautologia vivente. Guardavo la spesa sul nastro della cassa di una signora davanti a me: birra, olio per frittura, maionese, wurstel, hamburgers, patatine, fonzies( scusate, questa la debbo dire a latere...sapete quegli uomini che camminano sulle spiagge tutto muscoli e spalle larghe e faccia squadrata e sguardo all'orizzonte del vasto latifondo del globo terracqueo? Nelle mutande gli s'intravede un minuscolo fonzie e lui non saprà mai di essere una satira di costume, da bagno, appunto, vivente!), che a un certo punto ho detto, signò..e già mi ha guardato con sospetto, come, questo a Milano, mi chiama signò e non sciura? Uhmmm, sentono puzza di terrone. Signò, dico, a casa sua i trigliceridi si sono arresi per omeopatia?Non conosco questa malattia, mi risponde. E certo, che pretendo pure di essere capito?Cazzooo, ho dimenticato il dado, e come faccio senza dado? Già, penso io come farà senza dado. Se vuole dare un po' di sapore a questi cibi industriali, il dado, ci vuole, i dado è tratto. Ah, le urlo da dietro, “alea acta est? Tangenziale ovest, prego, è stata la risposta! I pazzi iniziano dove finisce la loro comprensione!