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    'Il cavaliere senz’ombra', di Raffaele Olivieri

    Il cavaliere senz’ombra è il nuovo libro di Raffaele Olivieri edito Guida Editore. Protagonista è Gualtiero, un nobile rampollo di un’antica casata, figlio di un cavaliere appartenente all’Ordine dei Templari.  La trama si svolge in Francia, nel 1295; per Gualtiero la figura del  padre è un alto modello da seguire e emulare, seppur dentro di sé non sgorghi il sacro fuoco del ca... Altro...

    Il cavaliere senz’ombra è il nuovo libro di Raffaele Olivieri edito Guida Editore. Protagonista è Gualtiero, un nobile rampollo di un’antica casata, figlio di un cavaliere appartenente all’Ordine dei Templari.  La trama si svolge in Francia, nel 1295; per Gualtiero la figura del  padre è un alto modello da seguire e emulare, seppur dentro di sé non sgorghi il sacro fuoco del cavalierato e della temerarietà. Quella di Gualtiero è un’anima malinconica, letteraria, ingabbiata fra spade e armature; la delicatezza dell’anima del giovane si scontra con la concretezza e l’austerità del carattere del padre. Gualtiero si emoziona di fronte a un paesaggio, seppur non sappia cosa siano le emozioni; ha con sé un lista, un prontuario per vivere secondo certi canoni, in cui l’amato padre ha scritto tutte le situazioni e le persone da cui Gualtiero deve diffidare.

    Il suo carattere remissivo, troppo codardo per la guerra, gli era valso anche gli scherni della comunità; tuttavia, tutto cambia quando alla morte del padre il giovane rampollo ne eredita l’armatura: una corazza che diventerà una prigione, una sorta di oggetto transazionale di Winnicottiana memoria. L’armatura avuta in eredità diviene una vera e propria fortezza in cui Gualtiero si rinchiude, senza volersi mai staccare, simbolo di una gabbia d’oro e spauracchio di un effettivo e concreto mezzo per sconfiggere i dolori, le sofferenze e le realtà della vita vera. Il giovane, per dimostrare agli altri e a sé stesso di valer pur qualcosa, decide di partire per prender parte alle Crociate; il suo scopo diventa quello di inseguire le guerre, non perché sia un cuor di leone ma perché l’armatura diventa un riflesso di quella temerarietà  di cui Gualtiero manca. La battaglia, nella concezione del protagonista, diventa così un contesto mitico: soverchiato da un alone leggendario quasi come le gesta mitologiche di eroi del calibro di Achille. Tuttavia, le crociate sono finite da un pezzo: il giovane non cede alle sue convinzioni  e, anzi, la sconfinata paura da cui è pervaso lo obbliga a utilizzare questa falsa credenza come pretesto per non abbandonare l’armatura del padre; pesante, ingombrante, ma sicura e appagante dal punto di vista emotivo. Gualtiero intraprende un folle viaggio verso le guerre, schernito da tutti: ma è proprio durante il suo viaggio in Galilea che scoprirà sé stesso, grazie agli incontri singolari con cui si rapporterà durante il suo cammino.

    Durante il suo viaggio verso la Galilea il cavaliere senz’ombra,  abituato agli agi e alla comodità, inizia a scontrarsi con le prime intemperie della vita; il timore degli insetti, abili e veloci nell’insidiarsi sotto la sua armatura diventata, oramai, una vera e propria casa e, ancora, la fame, il freddo e il caldo. Ogni tanto, alla vista di qualche paesaggio o di qualche personaggio durante il suo cammino,  sopraggiunge un grumo di emozioni che Gualtiero percepisce nel petto, credendo si tratti di un dolore alle costole. Con lui il suo cavallo e un coniglio selvatico incontrato lungo la strada;  un animale la cui simbologia con il protagonista appare evidente: il poco coraggio, la paura, il non lasciarsi mai andare. Durante il corso delle pagine, il lettore noterà la crescita emotiva e umana del protagonista della storia: non solo grazie a una sua graduale evoluzione ma anche, e soprattutto, grazie ai personaggi che saranno riflesso dei suoi timori e che, tramite gesti o parole, li dissiperanno. Da ogni incontro imparerà qualcosa: la calma e la quiete di una comunità che vive senza parlare, al chiarore della luna, la cui dottrina si ispira all’amore, alla cooperazione e alla solidarietà. Nomadi legati alla terra che insegneranno al giovane il legame con la natura,  o la possibilità di una  la vita condotta senza il superfluo che pur può essere serena. Ai lunatici Gualtiero dona alcuni pezzi della sua armatura affinché possano reperire dalla vendita di quest’ultima del denaro per compare cibo e viveri. Questo passaggio è emblematico: l’armatura, co-protagonista del romanzo, si sfalderà nel corso delle pagine rivelando la vera essenza del cavaliere che la indossa. Alcune parti saranno rubate, altre donate ancora a un uomo deforme dopo aver incontrato i lunatici, altri pezzi andranno perduti.

    Questa progressiva perdita simboleggia, in realtà, la possibilità di ritrovarsi; ogni pezzo perduto dell’armatura coincide con l’incontro  verso la sofferenza, l’empatia , l’amore e, in altre parole, verso l’umanità. Piano piano, il carattere rigido che contraddistingue Gualtiero lascia il posto a una spiritualità che sembra sempre più espandersi, nel corso delle pagine,  tanto da arrivare a  rifiutare il motivo primario che lo ha fatto partire: la guerra. Incontra, in seguito, Frate Girolamo che lo invita a sostare nel monastero insieme ad altri frati; qui, Gualtiero, dopo una sosta decide di andare via, ancora, per la sua strada.  Successivamente, un menestrello gli indica la via della magia per rispondere a quei quesiti che Gualtiero, nel corso del suo viaggio, si continua a porre.  L’uomo incontrato per strada lo conduce dalla maga Jolanda che, invece di preparargli una pozione, gli rivela una profezia che sconvolge il cavaliere. La stanza della maga è sinistra, gli odori di rane e lumache bollite poco invitanti, le ombre nere dell’aldilà che il giovane cerca di combattere inquietanti. Eppure, la maga, scorge qualcosa di maestoso nel cavaliere dal cuore pavido e gli predice di essere destinato alla Grande Armonia: una condizione che implica lealtà, rispetto,  coraggio ma non la guerra.

    ‘’Ogni volta che rinuncerete a un pezzo della vostra armatura, riceverete un segno a indicarvi che siete sulla strada giusta. […]. Dovrete imparare ad incassare i colpi della vita, non quelli delle spade. Al termine del viaggio raggiungerete la Grande Armonia’’.

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    La Reina Enfermera Book Trailer

    https://youtu.be/BhBz1FWehdg Clicca sul link per leggerlo e se ti sta piacendo, lascia una stellina e un commento!La Reina Enfermera Gᴇɴᴇʀᴇ Lᴇᴛᴛᴇʀᴀʀɪᴏ: 𝕱𝖆𝖓𝖋𝖎𝖈𝖙𝖎𝖔𝖓, 𝕽𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊, 𝕾𝖙𝖔𝖗𝖎𝖈𝖔, 𝖉𝖎 𝕲𝖚𝖊𝖗𝖗𝖆 Sɪɴᴏssɪ: Spagna. XXI secolo. Ramon, ragazzo di sedici anni è costre... Altro...
    https://youtu.be/BhBz1FWehdg

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    La Reina Enfermera 

    Gᴇɴᴇʀᴇ Lᴇᴛᴛᴇʀᴀʀɪᴏ: 𝕱𝖆𝖓𝖋𝖎𝖈𝖙𝖎𝖔𝖓, 𝕽𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊, 𝕾𝖙𝖔𝖗𝖎𝖈𝖔, 𝖉𝖎 𝕲𝖚𝖊𝖗𝖗𝖆 

    Sɪɴᴏssɪ: 

    Spagna. XXI secolo. Ramon, ragazzo di sedici anni è costretto a partire per trasferirsi in Marocco. Oltre alle valigie porta con sé una delusione d'amore; ma il ritrovamento di un misterioso manoscritto lo trasporterà nel passato e gli farà rivivere mondi ormai perduti, o forse ancora vivi nella memoria del popolo. Melilla. XX secolo. Dopo la distruzione dell'ospedale della Croce Rossa, i nostri eroi tornano a Madrid, ciascuno alle proprie vite. Solo Veronica e Magdalena decidono di rimanere. Ma le avventure non sono ancora finite e presto i nostri eroi si ritroveranno di nuovo insieme ad affrontare le sfide della vita. 

    © Tutti i diritti riservati. Esclusi i personaggi la cui creazione è da attribuirsi esclusivamente agli autori della serie tv, la storia è frutto della fantasia dell'autore, è perciò vietata la riproduzione e copia, totale o parziale di essa.

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    Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson

    Autore: Selma Lagerlöf⠀⠀Valutazione: 😀😀😀😀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Giudizio breve: romanzo di avventura-formazione-educativo della premio nobel Selma Lagerlöf, un viaggio per la Svezia del primo Novecento affascinante e condita di miti e leggende. Bello per i ragazzi, ma anche per gli adulti.⠀⠀⠀⠀⠀Recensione completa su finestrelle.wordpress.com... Altro...

    Autore: Selma Lagerlöf⠀⠀

    Valutazione: 😀😀😀😀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀

    Giudizio breve: romanzo di avventura-formazione-educativo della premio nobel Selma Lagerlöf, un viaggio per la Svezia del primo Novecento affascinante e condita di miti e leggende. Bello per i ragazzi, ma anche per gli adulti.⠀⠀⠀⠀⠀

    Recensione completa su finestrelle.wordpress.com

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    Il tuo incubo peggiore

    Quando una coppia di ricchi clienti si presenta al ristorante dove lavora, Nate Barnett cerca in tutti i modi di assecondare le loro richieste, ma marito e moglie vanno via senza consumare né pagare e lamentando un servizio inadeguato. Senza riuscire a trattenersi, Nate inveisce contro l'uomo e lo minaccia. Non sa però di avere di fronte Christopher Hart, una persona talmente potente da essere i... Altro...

    Quando una coppia di ricchi clienti si presenta al ristorante dove lavora, Nate Barnett cerca in tutti i modi di assecondare le loro richieste, ma marito e moglie vanno via senza consumare né pagare e lamentando un servizio inadeguato. Senza riuscire a trattenersi, Nate inveisce contro l'uomo e lo minaccia. Non sa però di avere di fronte Christopher Hart, una persona talmente potente da essere in grado di far chiudere il ristorante, lasciando Nate senza lavoro e con una tale voglia di vendicarsi da fargli decidere di diventare il suo incubo peggiore. Il piano di rivalsa si fa più interessante quando entrano in gioco Isabel, la giovane figlia di Christopher, e Lee Johnson, un ragazzo che a sua volta sembra avere validi motivi per odiare Hart. La vendetta, tuttavia, non sempre restituisce il piacere che brama chi la compie e Nate sarà costretto a impararlo a proprie spese.

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    L'ANGELO DELLA MONTAGNA

    L’educazione alla coscienza è un tema che ha ripreso vigore e importanza come cardine dell’intera educazione morale. Il mondo attuale patisce la mancanza di “punti di riferimento”, di una bussola certa. L’assenza di certezze e di freni, di riferimenti e di memoria provoca in molti ragazzi la sensazione di essere come astronauti fluttuanti in assenza di gravità. Per questo hanno bisogno... Altro...

    L’educazione alla coscienza è un tema che ha ripreso vigore e importanza come cardine dell’intera educazione morale. Il mondo attuale patisce la mancanza di “punti di riferimento”, di una bussola certa. L’assenza di certezze e di freni, di riferimenti e di memoria provoca in molti ragazzi la sensazione di essere come astronauti fluttuanti in assenza di gravità. Per questo hanno bisogno di un “centro”, un punto di gravità, una roccia sicura su cui costruire la casa della loro vita. Questa roccia esiste ed è dentro di loro. È la coscienza.

    Il libro narra la storia di una ragazza di nome Sonia, la straordinaria protagonista di questo racconto fantastico che s’ingegna per valorizzare la propria dignità, cerca soluzioni, mette in gioco tutti i suoi talenti per farcela. Anche quando appare sconfitta, là dove manca il “lieto fine”, anche in quel caso la dignità della persona non smette mai di risplendere. Perché, ciò che conta non è arrivare chissà dove, ma piuttosto restare in possesso della propria dignità che oggi sembra essere offuscata dalla nebbia dell’epoca della nostra realtà. In una situazione di ombre e luci, la nostra protagonista, nel dipanarsi di questa storia surreale, si affiderà completamente al fato, dopo una lunga lotta interiore. Sarà “la primavera” di un'era planetaria, il germoglio di un mondo nuovo.

    E porterà il lettore, a spasso nel tempo, a risvegliarsi, a riprendere in mano il timone della sua vita, a rivoluzionare il suo modo di pensare e illuminare la sua coscienza. Ed è a questo stadio profondo di consapevolezza che giunge felicemente Sonia, “L’Angelo della montagna”.

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    Gli amanti infelici

    Era l’alba di un giorno nuovo e il tempo insieme trascorse in una dimensione di beatitudine sensuale.Si alzarono felici, fecero colazione di buon’ora in terrazza e poi esplorarono le cittadine e le spiagge sulla vasta costa della Catalogna, facendo un breve tour intorno all’esclusiva Spiaggia di Mundaka dei Paesi Baschi: una delle più rinomate della Spagna.Tuttavia, il posto preferito di Pa... Altro...

    Era l’alba di un giorno nuovo e il tempo insieme trascorse in una dimensione di beatitudine sensuale.

    Si alzarono felici, fecero colazione di buon’ora in terrazza e poi esplorarono le cittadine e le spiagge sulla vasta costa della Catalogna, facendo un breve tour intorno all’esclusiva Spiaggia di Mundaka dei Paesi Baschi: una delle più rinomate della Spagna.

    Tuttavia, il posto preferito di Paula era la spiaggetta privata sottostante alla villa di proprietà di Robert. «È incredibile che tu l’abbia a disposizione tutta per te.» Si fermò a raccogliere conchiglie e aggrottò le sopracciglia nel sentire vibrare il cellulare nella tasca dei pantaloni di Robert. «Non rispondi, ti sta squillando il cell, se non sbaglio?»

    «No. Nulla di importante!» L’abbracciò forte, la cinse alla vita e l’attirò a sé. «Sono con te e voglio rimanere solo con te.» Sentirsi desiderata da un uomo come lui era inebriante ed emozionante. Era di un fascino senza confini.

    «Sei fortunato a essere il capo. Nessuno può licenziarti. Che cosa fai, in ogni caso?»

    «Progetto software per il computer, un lavoro abbastanza interessante.»

    Paula fece una smorfia. «Devi essere molto intelligente e sveglio. I computer mi detestano; io non ho pazienza.»

    Lui sorrise e la strinse di più. «I computer non hanno sentimenti, Paula, sono semplicemente macchine a cui ci siamo affezionati perché ci facilitano parecchio il lavoro.»

    «È qui che sbagli. Sono apparentemente “fighi”, abili ma molto vendicativi. Ti danno tanto ma poi aspettano finché non stai facendo qualcosa d’importantissimo, lo inghiottono e non te lo fanno vedere mai più.»

    «È sempre possibile trovare i file che hai perso. I pc sono anche calcolatori e anche se qualche volta danno i numeri, non perdono la memoria».

    «Non per me» obiettò lei, cupa. «Sono una schiappa in queste cose. Non imparerei mai a dovere»

    Lui le infilò le mani tra i capelli e le si avvicinò alla bocca rubandole un bacio ardente.

    «Però hai ricordato i nomi di tutte le persone che abbiamo conosciuto in questi giorni e le hai affascinate tutte, nessuna esclusa» le fece notare poi. «Il mio personale ti adora e il mio direttore finanziario voleva sposarti dopo avere parlato con te solo un minuto al telefono. Sei una persona bella e speciale.»

    «Normalissima» obiettò Paula, borbottando.

    Lui sorrise mostrando uno sguardo ipnotico da fascino latino. «Non per come ti vedo io. Quel bikini ti sta divinamente. Sei splendida in bianco perché risalta il colore della tua carnagione scura.»

    «Mi hai regalato degli abiti fantastici.» Paula si guardò addosso, imbarazzata ma vanitosa abbastanza da fare una piroetta su sé stessa. «Non avresti dovuto comprarmi così tanta roba.»

    «Non potevi passare tutta la settimana con il costume nero da chiromante, è giusto che tu ne abbia anche un azzurrino da fata turchina!» Rispose Robert.

    «Ahahaha non era neppure mio! La vera chiromante è sicuramente più piccola, e anche più brava di me a predire il futuro perché io non avrei mai immaginato tutto questo che mi sta accadendo.» Neppure nei miei sogni più audaci. Paula gli cinse il collo con le braccia ma poi aggrottò le sopracciglia. «Tutto bene? Che hai tesoro?»

    «Sto benone» rispose lui, allegro e disinvolto. «Coraggio è l’ora di pranzo. Andiamo a mangiare.»

    Paula era pensierosa e si chiedeva se fosse stato il caso di ricordargli che aveva un volo prenotato in partenza da Bilbao di lì a meno di ventiquattr’ore.

    Per non guastare la dolce atmosfera non le aveva detto nulla dei suoi programmi, ma Paula sapeva della ricca agenda del suo partner, e Robert non poteva continuare a ignorare il cellulare, a far finta di non sentire le frequenti chiamate e seppellirsi in quell’incantevole paradiso del Mediterraneo.

    Avevano entrambi delle vite da gestire e delle esistenze da vivere…e le loro vite non potevano incrociarsi.

    Mentre passeggiavano lungo la riva, Paula ancora concentrata sui suoi pensieri, si girò a guardare il mare che cancellava le loro impronte. Il cielo della sua felicità si rannuvolò e Paula fu scossa da un brivido. Era come se non fossero mai stati lì e non si fossero mai baciati. Era una breve fantasia che era già diventata un ricordo.

    La realtà fece invasione nella sua mente, frantumando tutti i suoi sogni. Era veramente troppo bello per essere vero. Certe cose non capitavano a persone come lei. Lei era una donna fortunata, e per la prima volta, le sembrò di essere nella più bella delle favole.

    «Conosci la storia di Icaro, Paula?» Lui la guardò mentre risalivano il fitto sentiero verso la villa.

    «Certo, qualcosina l’ho studiata. Volò troppo vicino al sole, le sue ali di cera si sciolsero e lui precipitò sulla terra.» E…più in alto voli e più è dura la caduta. Ahimè!

    Poi Robert le prese il luminoso volto tra le mani e chinò il capo verso di lei. «Icaro non sei tu. Non ti farò cadere, amore vedrai.»

    «Non posso continuare la vacanza. Ho un volo domani. Tu lo sai…»

    «Sì lo so, ed è per questo che sono in questo stato…è giusto che tu parta…»

    «Non ti lascio andare» mormorò lui con le labbra sulle sue. «Devi venire via con me!»

    Paula sussultò e si girò dall’altra parte perché era arrossita in volto. Non poteva andar via con lui, giusto, a far che? Aveva un lavoro e parecchi impegni e poi… non poteva abbandonare la famiglia.

    D’altronde… poteva veramente rinunciare a tutto quello che aveva già ma forse non lo rendeva completamente felice?

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