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L'ANGELO DELLA MONTAGNA

L’educazione alla coscienza è un tema che ha ripreso vigore e importanza come cardine dell’intera educazione morale. Il mondo attuale patisce la mancanza di “punti di riferimento”, di una bussola certa. L’assenza di certezze e di freni, di riferimenti e di memoria provoca in molti ragazzi la sensazione di essere come astronauti fluttuanti in assenza di gravità. Per questo hanno bisogno di un “centro”, un punto di gravità, una roccia sicura su cui costruire la casa della loro vita. Questa roccia esiste ed è dentro di loro. È la coscienza.

Il libro narra la storia di una ragazza di nome Sonia, la straordinaria protagonista di questo racconto fantastico che s’ingegna per valorizzare la propria dignità, cerca soluzioni, mette in gioco tutti i suoi talenti per farcela. Anche quando appare sconfitta, là dove manca il “lieto fine”, anche in quel caso la dignità della persona non smette mai di risplendere. Perché, ciò che conta non è arrivare chissà dove, ma piuttosto restare in possesso della propria dignità che oggi sembra essere offuscata dalla nebbia dell’epoca della nostra realtà. In una situazione di ombre e luci, la nostra protagonista, nel dipanarsi di questa storia surreale, si affiderà completamente al fato, dopo una lunga lotta interiore. Sarà “la primavera” di un’era planetaria, il germoglio di un mondo nuovo.

E porterà il lettore, a spasso nel tempo, a risvegliarsi, a riprendere in mano il timone della sua vita, a rivoluzionare il suo modo di pensare e illuminare la sua coscienza. Ed è a questo stadio profondo di consapevolezza che giunge felicemente Sonia, “L’Angelo della montagna”.

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