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    Cinque Storie Per Non Dormire

    Cinque storie per non dormire è un viaggio nella paura, rappresentato da cinque storie horror ispirate ai classici film degli anni 80. Ejay Ivan Lac ci porta nelle oscurità più profonde, in una atmosfera unica e spaventosa, raccontando storie intriganti che lasciano con il fiato sospeso, stimolando la curiosità dei lettori.Vivremo in prima persona le ansie e le paure di una giovane non vedente... Altro...

    Cinque storie per non dormire è un viaggio nella paura, rappresentato da cinque storie horror ispirate ai classici film degli anni 80. Ejay Ivan Lac ci porta nelle oscurità più profonde, in una atmosfera unica e spaventosa, raccontando storie intriganti che lasciano con il fiato sospeso, stimolando la curiosità dei lettori.

    Vivremo in prima persona le ansie e le paure di una giovane non vedente, che grazie ad una nuova tecnologia riescirà ad acquisire la vista, leggeremo la storia di una piccola ragazzina che trovando un ciondolo misterioso si troverà davanti ad una oscura presenza. Saremo trasportati in uno spaventoso condominio che nasconde una realtà tremendamente disturbante.

    Questo e molto altro, un libro forte e macabro che prova a togliere il sonno dopo averlo letto.

    Include extra: sono inclusi tre racconti inediti e lo speciale "Un viaggio nel mondo di cinque storie per non dormire"

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    COGNITIO (Liber Libertatis)

    UN LIBRO RICHIAMALA TUA ATTENZIONEDALLO SCAFFALE,NASCOSTO NEL CREPUSCOLO.PARE CONOSCERE OLTRETEMPOLA TUA STORIA, I TUOI SILENZI,IL VILE TRATTO DI MEMORIE.EVOCA IL TUO NOMEDALL'ANGOLO DI ZINCOIL SILLABARIO,A PIÈ FERMO A REGALARTILIETI SORRISI,A RIVOLUZIONARTI L'ESISTENZA,A LENIRE LE TUE FERITE,AD ACCOMPAGNARTINELLA PIOGGIA;RISPLENDE IN UN'ORMADI CARTA,PER DONARTI PICCOLI E GRANDI SOGNI, ... Altro...

    UN LIBRO RICHIAMA

    LA TUA ATTENZIONE

    DALLO SCAFFALE,

    NASCOSTO NEL CREPUSCOLO.

    PARE CONOSCERE OLTRETEMPO

    LA TUA STORIA, I TUOI SILENZI,

    IL VILE TRATTO DI MEMORIE.

    EVOCA IL TUO NOME

    DALL'ANGOLO DI ZINCO

    IL SILLABARIO,

    A PIÈ FERMO A REGALARTI

    LIETI SORRISI,

    A RIVOLUZIONARTI L'ESISTENZA,

    A LENIRE LE TUE FERITE,

    AD ACCOMPAGNARTI

    NELLA PIOGGIA;

    RISPLENDE IN UN'ORMA

    DI CARTA,

    PER DONARTI PICCOLI 

    E GRANDI SOGNI, 

    PEZZI DI CIELO INESPLORATI...

    THEA MATERA ©️

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    MISREAD (La Voce Dello Scrittore)

    Un libro è fervido fine,intrepido percorso, sentiero imperviolastrico di sensazioni, di parole finite,di voci da imprimere e pensieri da scartare,di fogli spezzettati ravvolti malamente,zeppati di grovigli strampalati,veloci appunti e dimenticanzequasi a voler congelare il tempo,l'impressione di un'occhiata sfuggente,l'istantanea sfocata, la frase scrittaper tedio o ... Altro...

    Un libro è fervido fine,

    intrepido percorso, 

    sentiero impervio

    lastrico di sensazioni, 

    di parole finite,

    di voci da imprimere 

    e pensieri da scartare,

    di fogli spezzettati 

    ravvolti malamente,

    zeppati di grovigli strampalati,

    veloci appunti e dimenticanze

    quasi a voler congelare il tempo,

    l'impressione di un'occhiata 

    sfuggente,

    l'istantanea sfocata, 

    la frase scritta

    per tedio o per diletto, 

    il ricordo sviato,

    appannato e trattenuto 

    sopra un taccuino 

    scordato in un cassetto.

    Un libro è l'imperscrutata soglia,

    lo sfaccettato enigma, 

    è un brivido d'arsura,

    aguzza  parabola, l'ignoto limbo.

    Un libro è il ritorno alla memoria,

    alla feconda azzurrità.

    Thea Matera©️

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    L'uomo con il libro

    Monte-Carlo, aprile 2022Ogni mattina alle 9h10 saliva sul bus numero 1 alla fermata del Park Palace e scendeva a quella della Place d'Armes qualche minuto dopo. Non ci sarebbe stato nulla di strano se non fosse che tra le mani aveva, assieme al telefono, un libro, ogni giorno diverso. La curiosità di leggere il titolo era diventata la sfida quotidiana della pensionata che si appostava sui sedili ... Altro...

    Monte-Carlo, aprile 2022

    Ogni mattina alle 9h10 saliva sul bus numero 1 alla fermata del Park Palace e scendeva a quella della Place d'Armes qualche minuto dopo. Non ci sarebbe stato nulla di strano se non fosse che tra le mani aveva, assieme al telefono, un libro, ogni giorno diverso. La curiosità di leggere il titolo era diventata la sfida quotidiana della pensionata che si appostava sui sedili in controsenso di marcia, perché l'uomo restava in piedi in fondo al veicolo pubblico e sfogliava a circa metà libro due o tre pagine durante il tragitto. Lei che aveva fatto la maestra per tantissimi anni, capiva l'intensità con la quale l'uomo aveva piacere della lettura e lo ammirava per questo. Immaginava che potesse essere un poeta, oppure un attore, oppure un insegnante che preparava la lezione, o un volontario che leggeva ad alta voce nella casa di riposo proprio adiacente alla piazza della fermata alla quale lui scendeva. Le supposizioni erano tante e la curiosità cresceva. Al quinto giorno la donna riuscì finalmente a leggere il titolo del libro che l'uomo aveva appena chiuso davanti a lei, si fece coraggio e gli disse che lei adorava Voltaire. "L’Ingenuo" era davvero uno dei suoi libri preferiti. Nel romanzo filosofico del 1767, si narrava dell'innocenza di un uomo libero dalle convenzioni della società e aveva indotto la maestra a parecchie riflessioni riguardo l’insegnamento. In fondo il protagonista di quel libro era come uno dei suoi allievi prima di tutta la pedagogia di cui anche lei per tanto tempo era stata parte. Ora, mentre  come ogni mattina, la donna si recava a fare la spesa al mercato colorato del quartiere della Condamine, con il suo cestino di vimini che le evitava di rientrare a casa con plastica inutile e dannosa per l'ambiente, stava per rompere l'incantesimo che l'aveva intrigata per tutta la settimana. Se non lo avesse fatto sarebbe stato meglio. Avrebbe goduto di quel mistero letterario, magari per sempre, visto che quello era proprio l'ultimo giorno dell'atelier di origami con i libri, al quale l'uomo si era iscritto su consiglio del fisioterapista della sua mano appena operata.

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    Un libro…

    Come un seme,

    aspetta latente da qualche parte.

    Come un fiore,

    spunta e cresce liberamente.

    Come una foglia,

    si stacca dal ramo e vola ovunque.

    Come una radice,

    si fa strada nel profondo.

    E tu sei lì.

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    LA VOCE DELLO SCRITTORE

    Un libro è un intrepido percorso, fervido fine, impervio sentiero lastricato di sensazioni, di parole finite, voci da imprimere e pensieri da scartare, di fogli spezzettati, malamente ravvolti, irti di grovigli strampalati, veloci appunti e dimenticanze,  quasi a voler congelare il tempo, l'impressione di un'occhiata sfuggente, l'istantanea sfocata, la frase scritta per tedio o per diletto, ... Altro...

    Un libro è un intrepido percorso, fervido fine, impervio sentiero lastricato di sensazioni, di parole finite, voci da imprimere e pensieri da scartare, di fogli spezzettati, malamente ravvolti, irti di grovigli strampalati, veloci appunti e dimenticanze,  quasi a voler congelare il tempo, l'impressione di un'occhiata sfuggente, l'istantanea sfocata, la frase scritta per tedio o per diletto, il ricordo sviato, appannato e trattenuto sopra un taccuino, scordato in un cassetto.Un libro è l'imperscrutata soglia, lo sfaccettato enigma, è un brivido d'arsura, aguzza  parabola, l'ignoto limbo...Un libro è il ritorno alla memoria, alla feconda azzurrità.

    Thea Matera ©️

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