Storie recenti

  • in

    Brescia

    Non andare, raccontami cos'è l'infernose dal sole piove ancora cenere, travestita d'invernoe le solite mani si toccano, sognando l'eternoquando là fuori lo spirito muore, per l'odio fraterno,Sto finendo l'inchiostro dal braccio, ora non posso fermarmisono all'ultimo piano che urlo, non sono capace a frenarmiho diviso le stelle dal cielo, per te so che li odi i legamihai visto più quadri che vol... Altro...

    Non andare, raccontami cos'è l'inferno

    se dal sole piove ancora cenere, travestita d'inverno

    e le solite mani si toccano, sognando l'eterno

    quando là fuori lo spirito muore, per l'odio fraterno,

    Sto finendo l'inchiostro dal braccio, ora non posso fermarmi

    sono all'ultimo piano che urlo, non sono capace a frenarmi

    ho diviso le stelle dal cielo, per te so che li odi i legami

    hai visto più quadri che volti, sono finti come gli origami,

    Fuori la notte fa freddo, sembra Brescia all'ultimo dell'anno

    ho visto morire dei sogni ho paura la vita sia solo un inganno

    ho preso per mano dei fogli se tiro le righe qualcosa diranno

    pure se finirò solo le porte che ho aperto non si chiuderanno,

    M'importa poco se sbaglio, se ascolto le voci o se lascio

    un unico sguardo che possa riaprire davvero l'inutile guscio

    ieri ti ho vista in un sogno, stavi annegando nel bagno

    la morte restava a guardare rideva rubava la voce al bisogno.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • in

    COSMOGONIA (Notte Stellata)

    Pace,come il canto del maredisteso sotto un cielo di aquiloni,la grazia della piumache ricade lène,il primo respiro del bimboche nasce.Pace,dove un pescatore dispiegale sue reti,l'ottava rifulge nel coro,si sussegue il Do della tambura.Ascolta l'eco di onde lontane,il suono di un flauto nel vento,tintinna il Sol nel passo della Libra,il soffio della luce, il monosillabo.Fluttuano sagome nel refol... Altro...

    Pace,

    come il canto del mare

    disteso sotto un cielo di aquiloni,

    la grazia della piuma

    che ricade lène,

    il primo respiro del bimbo

    che nasce.

    Pace,

    dove un pescatore dispiega

    le sue reti,

    l'ottava rifulge nel coro,

    si sussegue il Do della tambura.

    Ascolta l'eco di onde lontane,

    il suono di un flauto nel vento,

    tintinna il Sol nel passo della Libra,

    il soffio della luce, il monosillabo.

    Fluttuano sagome nel refolo

    ranciato del diagramma,

    scivola l'assillo

    sotto barche capovolte,

    il  dilemma della cicatrice.

    Non tentare di spiegare

    il colore dei papaveri,

    il turbinìo dell'ape,

    la strofa che ti attraversa

    il petto.

    Vibrano in crescendo

    galassie sconosciute,

    purpuree stelle,

    lo splendore della porziùncola

    di prati rossi,

    il cosmo che affiora dal buio

    tra le ali di una colomba.

    Thea Matera ©️

    (Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " -   Amazon.it, Copyright 2022©️)

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • in

    TEMPUS FUGIT

    Il sole gettato nel buiod'acqua cosmicagenera sempiterni circoli,orbitano in ordinate ellissiastri d'ogni forma e luce,il suono si propaga, tace.Un tempo spezzavamole fionde di festanti cacciatori,fuggivamo fra sassaie liscecome perle,fra cedri accesi come stelle,fra suoni di buccine,  urtando le parole sopra i righi,il bagliore negli occhi di un cerbiatto.“Tempus Fugit”fra rette intersec... Altro...

    Il sole gettato nel buio

    d'acqua cosmica

    genera sempiterni circoli,

    orbitano in ordinate ellissi

    astri d'ogni forma e luce,

    il suono si propaga, tace.

    Un tempo spezzavamo

    le fionde di festanti cacciatori,

    fuggivamo fra sassaie lisce

    come perle,

    fra cedri accesi come stelle,

    fra suoni di buccine,  

    urtando le parole sopra i righi,

    il bagliore negli occhi di un cerbiatto.

    “Tempus Fugit”

    fra rette intersecate,

    grandi cappelli

    e bianche vesti di vapore,

    finisce gli orci sbeccati,

    s’insinua negli intrecci di vimini.

    Thea Matera ©️

    (Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " -   Amazon.it, Copyright 2022©️)

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *