Se pensi ch’io mi sbagli guarda il fondo del bicchiere, il giardino di conchiglie, affiora il lezzo di lavanda, il canto di balene. Fuggivamo fra topazi accesi di burrasche, il falco pellegrino sorvolava crepanze di ciglioni, scogliere albine, viluppi di ligustri. Sbagli se guardi i punti di gramigna d’immote fiorescenze, l’imponderabile apparenza – sterile mermanza – l’indefinibile altrove la forma del vaso il rimorso dello scorpione. Thea Matera ©️ (Dal libro:” CARTEGGI PERPENDICOLARI ” – Amazon.it, Copyright 2022©️)