Sognai,
un giorno di marzo,
quando refoli di luce nuova
splendevano sul mondo.
Ebbene, io quel giorno sognai.
Sognai un silenzio d’ oro
vergato da parole di Fede sentita e condivisa,
ed ogni pianto o respiro sospeso
non c’ era più.
La tenda si apriva
su un suono di campane
e tu, io, noi
spargevamo sorrisi
su campi nuovi.
Sognai
ma non mi fermai,
erano tutti invitati alla casa del senso comune.
Sì, amico, io sognai,
s’ era sciolto giogo del buio,
eravamo liberi di respirare nel sole.
C’ eri anche tu
che mi camminavi accanto
per seminare sorrisi nel pianto.
Per sempre.
Rosita Matera