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    IL SENSO BREVE DELLA FORMA (Wabi-sabi)

    Vedi Gregor come si sbriciala pagina del tempo,ti specchi nell'amorenell'occhio che s'incurva,si stenebra lo scheggio,dell'inope vigliaccionon resta che uno stocco,questa estraneità della bellezza,dell'armonia stravoltain un catino di mondiglia.E si affannava in pettoil suono della cetra,il movimento di abscisse code,nell'agoraio sparve un velario di cetonie;alla pispillòria si opposeil gra... Altro...

    Vedi Gregor come si sbricia

    la pagina del tempo,

    ti specchi nell'amore

    nell'occhio che s'incurva,

    si stenebra lo scheggio,

    dell'inope vigliaccio

    non resta che uno stocco,

    questa estraneità della bellezza,

    dell'armonia stravolta

    in un catino di mondiglia.

    E si affannava in petto

    il suono della cetra,

    il movimento di abscisse code,

    nell'agoraio sparve un velario 

    di cetonie;

    alla pispillòria si oppose

    il gracidio di raganelle,

    al chiòccio un sommerso sibilo.

    Non so se più sofferse

    a conciliare il mortaio col pestello,

    tùrbinava sul viale lo sfoglio 

    della spera,

    enfiava sul ciglio un mielato di lapilli,

    neppure le radici s'avvitavano

    al torpeo calcagno, ai rugginiti

    corrimani, a chi s'illuse 

    di trovare linfa

    nelle lame di dubbiati arcani.

    Non di rado nel carnet s'arresta 

    la grammuffa del parolaio,

    la gravezza della quiete

    in bigie rubrìche,

    in un pulviscolo di nomi

    ti smemorò il serrato ghigno.

    Sdruccioli greppi trafiggono

    il tempo ed il suo giogo,

    sortiva in esso un sogno

    il  rostro del cappello sulla fronte;

    l'arte non ritempra la gabola 

    di stilèmi

    lo svàrio di parole rare

    nel folto della crepa,

    non scevra il disgrammato peso

    sullo sfondo,

    il respiro denso della melitèa

    sulla plafoniera.

    Thea Matera ©️

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    Oggi ho sbagliato…

    Oggi ho sbagliato...ieri stavo, più o meno, ok o perlomeno in modo accettabile per riuscire a portare avanti la giornata, oggi ho riletto i primi messaggi e mi è tornato il nodo alla gola, tornato per modo di dire, perché sono 5 giorni dove mi manca il respiro...non credevo si potesse vivere in questo modo; tutto questo solo dopo 4 mesi, 4 stupidi mesi, una goccia nella vita di una persona...un... Altro...

    Oggi ho sbagliato...ieri stavo, più o meno, ok o perlomeno in modo accettabile per riuscire a portare avanti la giornata, oggi ho riletto i primi messaggi e mi è tornato il nodo alla gola, tornato per modo di dire, perché sono 5 giorni dove mi manca il respiro...non credevo si potesse vivere in questo modo; tutto questo solo dopo 4 mesi, 4 stupidi mesi, una goccia nella vita di una persona...una goccia rivestita d'oro e decorata di diamanti, splendidi e preziosi diamanti.

    Ci ho messo qualche minuto a scendere, tra gli ultimi strazianti messaggi, fino all'inizio; Ormai leggendoli come se fossi un esterno, mi è venuto subito alla mente che è stato tutto estremamente semplice, non le solite parole e non le solite curiosità, dal primo momento decine e decine di scambi...non solo a senso unico...ti sei aperta verso di me come non mi era mai successo, come se già sapessi che sarebbe stato tutto tempo investito per la costruzione di qualcosa che sarebbe durato e diventato importante...

    io non lo so, devo essere sincero, sembravo prudente, titubante quasi, non mi era mai capitato di voler subito rispondere, mangiavo il tempo e questo mi spaventava...allontanavo il telefono per evitare di restarci attaccato, con il senno di poi me lo sarei incollato alla mano, il tempo che buttavo nell'aspettare di risponderti mi piacerebbe poterlo usare adesso, anche solo qualche minuto di quel prezioso tempo, perché non posso riaverlo? Piuttosto che usarlo ora per piangere... è egoistico ma spero anche lei stia piangendo...non posso aspettarla e non vorrei darle tutta questa importanza, se l'è meritata comunque sia... mi ha dato l'opportunità di farle vedere il vero me, di poterle regalare la sua prima gita a cavallo...

    la mia prima volta a teatro...

    entrare nelle rispettive case...

    ma più importante, nei rispettivi cuori e pensieri quotidiani...

    su questo punto vorrei soffermarmi qualche riga, credimi fa male sentirsi dire "non riesco a vederti nella mia quotidianità", quando alle spalle ci sono mesi di conoscenza; 

    Cos'altro avrò ignorato?

    Quando mi disse "non stavo cercando una relazione" oppure forse "non me la sento di definirmi la tua ragazza...potremmo solamente uscire senza etichette o sicurezze?"...

    Sig. Oscar lei è stato, non solamente ingenuo, ma superficiale e incontrollato, combinazione tra elementi pericolosi e non combacianti...premere reset il prima possibile per evitare surriscaldamento o malfunzioni!!

    Vorrei fosse davvero così semplice, potermi gestire agendo da simil-robot, chiudendo gli occhi, vedere nero e riaprirli nuovamente con leggerezza, che fatico adesso a ritrovare.

    Sono esagerato e sembro povero di prospettive future anche se non è affatto così, ci sono persone che voglio conoscere, amici che voglio vedere e poesie che vorrei scrivere, ermeticamente chiuse e in bilico tra la dolcezza della consapevolezza e l'apprendimento del reale significato di una sola parola..."Amore".

    So di essere un nuovo membro diplomando del corso "ce l'abbiamo fatta" e non l'eco lontano di voci urlanti "i ricordi non feriscono"...certo che feriscono, ma la mia vita sarà sempre e solo un atto di equilibrio...che a meno a che fare con il dolore...e molto più con la bellezza...

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    WINDSWEPT TREES (Alberi spazzati dal vento)

    Non guardi la bellezzache affolta svernate pólle,la postilla scritta in ombradella "Fantasia di Munari",l'alchimia di silenziin giri di filari,l'ottimismo del Balla futurista?In te non sussulta la vertigineche spezza il solco di catrame,nella benedizione di cieli tersi,di binari siderali della mente.Non riconosci il meritodi estrosi ritrattisti e saltimbanchi nelle febbrili luci di Montmartr... Altro...

    Non guardi la bellezza

    che affolta svernate pólle,

    la postilla scritta in ombra

    della "Fantasia di Munari",

    l'alchimia di silenzi

    in giri di filari,

    l'ottimismo del Balla futurista?

    In te non sussulta la vertigine

    che spezza il solco di catrame,

    nella benedizione di cieli tersi,

    di binari siderali della mente.

    Non riconosci il merito

    di estrosi ritrattisti e saltimbanchi 

    nelle febbrili luci di Montmartre, 

    nelle sfumature oblique

    del faubourg,

    nell'armonia Blu Dodger

    della Metafora,

    dove tremano iridi nei lampioni, 

    dove incontro il senso

    della resa, ai piedi della Croce.

    Thea Matera©️

    (Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " -   Amazon.it, Copyright 2022©️)

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