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    Brescia

    Non andare, raccontami cos'è l'infernose dal sole piove ancora cenere, travestita d'invernoe le solite mani si toccano, sognando l'eternoquando là fuori lo spirito muore, per l'odio fraterno,Sto finendo l'inchiostro dal braccio, ora non posso fermarmisono all'ultimo piano che urlo, non sono capace a frenarmiho diviso le stelle dal cielo, per te so che li odi i legamihai visto più quadri che vol... Altro...

    Non andare, raccontami cos'è l'inferno

    se dal sole piove ancora cenere, travestita d'inverno

    e le solite mani si toccano, sognando l'eterno

    quando là fuori lo spirito muore, per l'odio fraterno,

    Sto finendo l'inchiostro dal braccio, ora non posso fermarmi

    sono all'ultimo piano che urlo, non sono capace a frenarmi

    ho diviso le stelle dal cielo, per te so che li odi i legami

    hai visto più quadri che volti, sono finti come gli origami,

    Fuori la notte fa freddo, sembra Brescia all'ultimo dell'anno

    ho visto morire dei sogni ho paura la vita sia solo un inganno

    ho preso per mano dei fogli se tiro le righe qualcosa diranno

    pure se finirò solo le porte che ho aperto non si chiuderanno,

    M'importa poco se sbaglio, se ascolto le voci o se lascio

    un unico sguardo che possa riaprire davvero l'inutile guscio

    ieri ti ho vista in un sogno, stavi annegando nel bagno

    la morte restava a guardare rideva rubava la voce al bisogno.

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    Quando?

    Quando?Mi sembra di sognare...i due lati della medaglia che si contendono il da farsial vivace scaldaresi specchia il freddarsiall'umano sbagliaresi perdona il mostrarsi,Non c'è vetta quando la scelta rincorre e la paura si affretta lo spazio reggerà lo stesso anche quando l'intimorito tempo si fermeràperché la testa che teme dice bastamentre il cuore che mente urla restae l'anima ininflu... Altro...

    Quando?

    Mi sembra di sognare...

    i due lati della medaglia che si contendono il da farsi

    al vivace scaldare

    si specchia il freddarsi

    all'umano sbagliare

    si perdona il mostrarsi,

    Non c'è vetta quando la scelta rincorre e la paura si affretta 

    lo spazio reggerà lo stesso anche quando l'intimorito tempo si fermerà

    perché la testa che teme dice basta

    mentre il cuore che mente urla resta

    e l'anima ininfluente si discosta,

    Il sole nascosto non si lamenta, o si spaventa, perfino con l'oscurità s'imparenta

    non temendo si ostenta! Anche quando c'è da lottare

    con la magnifica tormenta

    ciò che era non si rammenta

    quando la vecchiaia non blocca forse

    ma recinta e infima si annienta,

    L'anziana succinta sormonta e sgomenta

    dimenticata ci aspetta e nel ticchettio rispunta

    respinta si aggira e nell'ade trasporta

    mentre con gioia racconta:

    Il tempo certo in amore rallenta 

    ma nei miei occhi non c'è torto

    che la mia mano consenta.

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    Mi è bastato quel raggio di sole

    Viandanti, con il cuore stretto tra le labbraancora nude.Tremano e rincorrono un abbraccio,mentre io rimango stretta al mio sole,perché mi bastino i suoi raggi,seppur con l'umore grigio e in tempesta. E ho affogato il dispiacere nel brindisidel suo cuore,sfavillante tristezza di immensa natura. Ma questi viandanti non sanno ripartire forse,mentre a me basta quel tiepidoraggio d'Aprile.&... Altro...

    Viandanti, con il cuore stretto tra le labbra

    ancora nude.

    Tremano e rincorrono un abbraccio,

    mentre io rimango stretta al mio sole,

    perché mi bastino i suoi raggi,

    seppur con l'umore grigio e in tempesta. 

    E ho affogato il dispiacere nel brindisi

    del suo cuore,

    sfavillante tristezza di immensa natura. 

    Ma questi viandanti non sanno ripartire forse,

    mentre a me basta quel tiepido

    raggio d'Aprile. 

    Sole. 

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    KALIMERA

    Riverbero

    esile volto,

    iridata scorza.

    S'intagliano ombre

    nell'erbaio.

    Thea Matera ©️ 

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    Affreschi campestri

    Luminescente calore solare scaturivadal cielo vermiglio di mezz’estate.I contadini zigzagavano nella terraalla ricerca dell’ombra rinfrescanteche alcuni alberi donavanocon le loro folte chiome.Nonostante il caldo soffocante,i fanciulli giuocavano sotto il sole,provocandolo e beffeggiandolo,quasi a dire che i suoi ragginulla potevano contro la forzadell’adolescente gioventù.Banchetti si prep... Altro...

    Luminescente calore solare scaturiva

    dal cielo vermiglio di mezz’estate.

    I contadini zigzagavano nella terra

    alla ricerca dell’ombra rinfrescante

    che alcuni alberi donavano

    con le loro folte chiome.

    Nonostante il caldo soffocante,

    i fanciulli giuocavano sotto il sole,

    provocandolo e beffeggiandolo,

    quasi a dire che i suoi raggi

    nulla potevano contro la forza

    dell’adolescente gioventù.

    Banchetti si preparavano sotto tendoni ombreggianti,

    cibi freschi, frutta di stagione e vini leggeri.

    Tutta la contrada si riuniva a pranzare

    dopo il duro lavoro svolto nei campi.

    Poi si danzava, quasi a ringraziare Dio

    per il fortunato raccolto,

    o solo per dimenticare la stanchezza

    accumulata nella giornata.

    Erano tempi memorabili, improponibili oggi.

    Smarrita la genuinità.

    L’immancabile utilizzo sfrenato delle macchine

    ha ucciso la semplicità dell’uomo.

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    LA MUTA DEL MELO (Inclinazione ad Est)

    Il tulipano biancocon un vezzo,trepido anela al soleche rosseggiando langue,nel ritmo vanesio di luce ed ombra.Ad uncino lo sguardo,sotteso fra le ciglia,s'addossa lievesul divenire di un aforisma.Crollai sul fondodell’origma - icàrio fusto-nel voltéggio di foglie brunitee stoppie d' autunno,con un sorriso inciso,spigolo di piombo tra le fronde.La solitudine mi è compagna,eco suadente,co... Altro...

    Il tulipano bianco

    con un vezzo,

    trepido anela al sole

    che rosseggiando langue,

    nel ritmo vanesio di luce 

    ed ombra.

    Ad uncino lo sguardo,

    sotteso fra le ciglia,

    s'addossa lieve

    sul divenire di un aforisma.

    Crollai sul fondo

    dell’origma - icàrio fusto-

    nel voltéggio di foglie brunite

    e stoppie d' autunno,

    con un sorriso inciso,

    spigolo di piombo tra le fronde.

    La solitudine mi è compagna,

    eco suadente,

    come amore eterno,

    e fedele suono,

    contorna i miei giorni

    (in camporum et arenarum

    solitudines concessit).

    Fra cirri aggrovigliati

    ascolto lo sfarfallìo

    del lampo lanciato nell'ombra,

    di albe raccolte nella luce

    di astri nascenti.

    Sono l'isola pensante,

    il periodo breve imbevuto

    di luna,

    il racemo che stride di lato,

    nel caduco falò del tempo

    che arroventa, nel chinarsi,

    le rughe del giorno.

    Conservo il senso del tempo

    sotto una campana di giada,

    e la mia eredità di spiccioli versi,

    preziosi come lacrime d'avorio,

    nell'ombra del mio cuore 

    nascosto.

    Ed un verso s'apprende

    nel crampo della mano,

    everge, opale, verso il mare.

    Thea Matera ©️ 

    EBOOK "CARTEGGI PERPENDICOLARI" DI THEA MATERA - ON AMAZON

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    PANE NOSTRO

    Pane, Sacra Luce,Pane Santoche ravvede e schiara,Pane antico,fra braccia sopraffattedi contadini scalzi,nei campi giugnoliprofusi di spighe e fiordalisi.Pane nero, tra mani grinzeimbianchite di farina,di pavorose donnein frusti scialli.Pane amaro,brucia il sale dell'impastosopra il cuore,mestato pane d'orzo,implorato pane secco,nei sacchi scabridi mandorle verdi.Thea Matera ©️ (Dal libro:"... Altro...

    Pane, Sacra Luce,

    Pane Santo

    che ravvede e schiara,

    Pane antico,

    fra braccia sopraffatte

    di contadini scalzi,

    nei campi giugnoli

    profusi di spighe e fiordalisi.

    Pane nero, tra mani grinze

    imbianchite di farina,

    di pavorose donne

    in frusti scialli.

    Pane amaro,

    brucia il sale dell'impasto

    sopra il cuore,

    mestato pane d'orzo,

    implorato pane secco,

    nei sacchi scabri

    di mandorle verdi.

    Thea Matera ©️ 

    (Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " -   Amazon.it, Copyright 2022©️)

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    TEMPUS FUGIT

    Il sole gettato nel buiod'acqua cosmicagenera sempiterni circoli,orbitano in ordinate ellissiastri d'ogni forma e luce,il suono si propaga, tace.Un tempo spezzavamole fionde di festanti cacciatori,fuggivamo fra sassaie liscecome perle,fra cedri accesi come stelle,fra suoni di buccine,  urtando le parole sopra i righi,il bagliore negli occhi di un cerbiatto.“Tempus Fugit”fra rette intersec... Altro...

    Il sole gettato nel buio

    d'acqua cosmica

    genera sempiterni circoli,

    orbitano in ordinate ellissi

    astri d'ogni forma e luce,

    il suono si propaga, tace.

    Un tempo spezzavamo

    le fionde di festanti cacciatori,

    fuggivamo fra sassaie lisce

    come perle,

    fra cedri accesi come stelle,

    fra suoni di buccine,  

    urtando le parole sopra i righi,

    il bagliore negli occhi di un cerbiatto.

    “Tempus Fugit”

    fra rette intersecate,

    grandi cappelli

    e bianche vesti di vapore,

    finisce gli orci sbeccati,

    s’insinua negli intrecci di vimini.

    Thea Matera ©️

    (Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " -   Amazon.it, Copyright 2022©️)

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    LA SORTIE DE L'USINE LUMIÈRE

    Siamo ricordi baciati dal sole, 

    un canto di speranza. 

    Oltre il ronco di massi, 

    un cancello di lame.

    Thea Matera ©️

    (Dal libro:" CARTEGGI PERPENDICOLARI " -   Amazon.it, Copyright 2022©️)

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