Riavvolgerei il filo del tempo
per vedere il tuo corpo
ricomporsi dalla nuda terra.
Respirando aria,
soffierei sull’anima
sospesa ancora
nel nulla eterno
e ritroverei ora quegli occhi
accesi delle notti vuote.
I piedi ricomporrei d’argilla,
e risalendo al petto
con il tocco lieve
riannoderei quel filo al cuore,
per sentire ancora il ritorno
del tuo battito alla vita.
G.L.