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CALENDIMAGGIO

È Maggio sui roseti

della chiostra,

del cavedio rimurato,

è Maggio

sul bianco terso di risaie,

sullo zincone del pesco quieto,

sui crodati, sulla bussola,

sul tamarillo arsato.

Radiante birlo

nei globuli di Andromeda

il finato linum di lapislazzuli,

neralbo remiga un calabrone,

s’invola dal bosso di bordura.

Sbiocca sul baio stelo

il muzzo refolo di calathea,

si sfiorano gale

sul piancito, di radici

nell’invaso e sul mughetto.

È Maggio,

annotta l’emisfero sui collinari

sul fondo bigio dell’orologio,

contrae l’ovale,

in un’orbita sapiente,

il plenilunio.

Thea Matera©️

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Quasi d'amore…miniracconto