Dovrei essere qui,
da qualche parte
ma non riesco a trovarmi,
mi sarò nascosta
dietro quel muro di latte,
bianco e freddo.
dietro l’albero secco di brina,
di un una fredda mattina.
I vasi di gerani rattoppati
da un filo di ferro
sanguinano terra umida,
i gerani di porpora tremano.
Vado a cercarmi.
Se potete,
lasciate cadere sulla terra
quei petali di sangue, porteranno ombra al suolo avido d’anima,
e saranno prato di velluto,
semmai ritorno.
G.L.