in

DISSOLVENZA

Ti auguro di ritrovare

la voce della Poesia

dove il suono non sia frastuono,

dove le parole s’assottigliano

nel  cigolio d’imposte,

nel canto del pettirosso

nel tripudio di camelie,

la dismurata folgore

di respiri e di silenzi.

Dove le parole

si contornano di luce

nel brulichio di rimembranze,

nel turbinìo di nebbia

che inghiotte la sassìfraga,

il trasmutato sorso della pergola.

Ti auguro tempo

che non sia frammento

disperante vuoto,

ma süaso fragorìo.

Thea Matera ©️ 

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