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L'INNESCO

L’INNESCO

Il pensiero è così potente, ferma il tempo.

Non voglio pensarci!

I rumori si fanno pressanti, lei,

                                                                                                                              la mia glock,

è lì sul tavolo ed io l’ammiro.

Un rivolo di sole penetra dalla persiana e la illumina come a dire

“Eccomi, oggi è il tuo giorno”

Ed io ci penso, sul serio, se far udire alla stanza quel click.

Tic Tac, Tic Tac…DRIIIIIIIN

Il timer del forno mi risveglia dai pensieri intrusivi della mattina.

 

io non lo farò oggi, non lo farò in uno sporco monolocale da tossico,

non lo farò sparandomi alla testa o legandomi a quel traliccio.

Il pensiero è forte, ma io sono coraggiosa, non lo farò né oggi né mai, s

perché ci vuole più coraggio a vivere una vita così complessa che

sparire dall’universo.

 

Ad un tratto il gatto spalanca la persiana con una zampina, ancora così piccola

da far tenerezza. Ed è la tenerezza della sua zampina, unita alla valanga di luce solare,

che mi riportano lontano dall’Ade. 

Una luce calda, amabile, gioiosa.

La gioia, che non so cosa sia, fa capolino dalla mia finestra.

Ed io resto immobile, scaldandomi l’epidermide, 

convinta che oggi non lo farò.

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