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Auree Sale

Una voce tuonò nelle auree sale. Sbrigatevi! Siate pronti! Il nostro intervento è necessario. Con celerità, i giovani, vestiti umilmente, abbandonarono il grandioso salotto sotto il vigile sguardo che li aveva spronati nelle loro mansioni.

Dal mezzo del locale si alzò, debole e titubante, l’anziano corpo che era origine di quella voce dall’improbabile potenza. Con passo strisciante il senile manichino, portatore di tintinnanti ricchezze, raggiunse lo studio sul retro, mentre un bisbiglio pieno di disgusto riempiva le auree sale. Maledette menti giovani. Pensano di vivere nelle fiabe!

Le scheletriche mani giunsero a toccare la scrivania al centro della piccola stanza per, poi, estrarre un massiccio medaglione che, non fosse per la natura grezza delle incisioni dalle quali era coperto, non avrebbe sfigurato nell’ambiente che gli dava dimora. Le esili labbra sfiorarono il gioiello e una voce, totalmente nuova alle auree sale, sibilò. È tempo di silenziare il cantore dei Falsi Dei…

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