È una Elle – scrivi UNO – a fine rigo, sul filo di fumo greige di una Muratti màcina radici di parole, il nastro si ravvolge sulla ros… Il calligrafo sbadiglia su sforbiciate virgole, il digrinato gnaulio d’inchiostro nero sulla puntina rossa. In francese scrivi 0 come fa O il verso di stupore, come si spalanca Ora l’Ossimoro di Zero, verga il nome accapo sulla tastiera cieca – disfiora campi di voci, inciampa ne “les yeux” – come l’Oca nell’Aiuola. A margine si scolora la battuta ribatte l’interlinea sotto le dita s’arresta il ticchettìo, su blitteri di Ozono tinnisce il campanello. Flettono note Jazz su vecchi fogli di carta avorio, punte annerite sfuggono alla sfera sulla carta di carbone, fra due maiuscole s’impunta il cembalo scrivano modello n.9. Thea Matera