Musa tormentata e incompresa bramosa di conoscenza, insaziabile e vorace di utili virtù.
Placa l’ignorante sete inondando con fresche acque colme di impareggiabile sapere.
Con le altre tue sorelle fuggi e rifuggi da incomprensibili farfugli, che copiosi fuoriescono da vuoti involucri di carne e sangue un tempo tempio del sapere, oggi vuoti corridoi bui alimentati da fredde luci alogene.
Ribellati nei cuori di chi ancora spera in un giorno di sole, in un giorno di pioggia, vi ricerca la virtù e la cultura del fare bene è meglio, di chi ricerca ancora un colore perfetto, un verso riuscito, un intaglio liscio e uniforme, rivelati ai più che bramano la conoscenza.
Per coloro che si meravigliano ancora di fronte a un quadro, per chi freme di fronte alla poesia, per chi naviga estasiato sull’ultima terzina di una poesia lasciata incompiuta, rifugiati nei più di quanti ancora ti cercano sognanti in questa realtà buia sospinta dal freddo andar via veloce.
Non si ha più tempo per la bellezza
Non si ha più tempo per la cultura
L’ignoranza del sapere fare di chi si riempie la bocca del nulla, privo di fondamento all’ordine del giorno riempiono ogni dove.